Sabato 18 maggio alle ore 18.00, presso la sede del Cestrim Onlus a Potenza, sarà ospite Marco Esposito, autore del libro “Vuoto a perdere”, per approfondire le cause dello spopolamento nel Sud Italia. Un fenomeno che, lungi dall’essere recente, ha radici profonde che risalgono agli anni ’80, quando si registrarono minimi storici di nascite post-unitarie. In quel periodo, città come Milano, Torino, Bologna e Roma si illudevano che l’invecchiamento della popolazione fosse un problema circoscritto a zone montane o periferiche, credendo che il Mezzogiorno sarebbe rimasto un serbatoio di popolazione sempre prolifico, senza mai cambiare. Tuttavia, la realtà ha dimostrato l’opposto: la migrazione interna ha accentuato la precarietà delle giovani generazioni e ha contribuito a schiacciare la fecondità nel Sud, portandola a diventare la più bassa d’Italia nel 2006.
Esposito, nel suo libro-inchiesta, analizza le ragioni di questo ritardo nel comprendere il collasso demografico, denunciando gli errori e gli squilibri non affrontati, inclusi quelli di genere e generazionali. Utilizzando dati ufficiali inediti e sorprendenti, il saggio propone soluzioni concrete su fecondità, lavoro, migrazioni, e pensioni.
Dialogheranno con l’autore Giovanni Ferrarese, ricercatore CNR-Ismed e Carmen D’Anzi del Comitato No Ad (Autonomia Differenziata).