Nei giorni scorsi, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Potenza, militari della Compagnia Carabinieri di Venosa e della Stazione Carabinieri di Lavello hanno dato
Il movente dell’incendio, infatti, risultava, sempre a livello di gravità indiziaria, essere quello di costringere il gommista dell’officina “Eurogomme” a trasferire la sua officina in altro luogo, in modo tale da ottenere maggiore “riservatezza” alla predetta attività di prostituzione che si svolgeva all’interno di due immobili dello stesso Lepore Michele, di cui uno ubicato proprio di fronte al gommista, risultando dalle indagini che le prostitute che li si alternavano, si lamentavano dell’assidua presenza di persone derivanti dall’attività lavorativa del gommista che scoraggiava la loro clientela. Nel corso dell’attività d’indagine è stato infatti accertato che Lepore Michele e la sua convivente Tazi Nawal cedevano in locazione le due abitazioni allo scopo di esercizio di una casa di prostituzione, dietro corrispettivo di € 50,00 al giorno, offrendo il servizio delle pulizie e cambio lenzuola e garantendo alle prostitute la programmazione dei soggiorni con alternanza settimanale. Per tale ragione detti immobili, su disposizione del G.I.P. del Tribunale di Potenza, sono stati oggetto di sequestro preventivo. L’arrestato – nei cui confronti, giova naturalmente ripeterlo, vale la presunzione di innocenza – in esecuzione all’ordinanza che ne ha disposto la custodia cautelare, è stato condotto presso una sua ulteriore abitazione in regime di arresti domiciliari.
Lo comunica la Procura di Potenza.