Graziano Accinni spiega di aver intrapreso da un po’ di anni un discorso artistico molto interessante con Vito Viglioglia che ci ha portato a tessere anche brani di Matrice religiosa e Devozionale. Uno straordinario Artista Lucano e ribadisco Artista perché – afferma Accinni – non in linea con le mode non commerciante delle proprie idee e soprattutto persona libera e intellettualmente pulita e sincera, mettere a sua disposizione le mie musiche è per me fonte di nuova linfa e nuove esperienze sia umane che musicali. Iniziammo con le Sonopoesie 3 anni fa, dove Vito – racconta l’artista di Moliterno – salmodiava e cantava i suoi versi con in sottofondo le mie musiche, devo, per un fattore cronologico dire che più di 30 anni fa decidemmo di metterle in campo con un mio amico e cugino Antonio Biancospino di Napoli con i suoi racconti di fantascienza e le sue poesie ma non se ne fece
Vito Viglioglia afferma di aver scritto le preghiere ispirato dalle bellissime ed evocative musiche di Graziano. Adoro lavorare con lui perché è persona assai generosa, gentile, rispettosa nonché un musicista di altissimo livello, competente ed affidabile e poi voglio molto bene a Graziano, siamo amici. Vengo da un periodo difficile ed intenso, da una fase delicata della mia vita, dove ho anche sofferto molto e riflettuto in Ho scritto queste preghiere cercando di immedesimarmi negli altri, di sviluppare spiritualmente e concretamente una moderna e rivisitata Pietà Popolare. Da sempre, la relazione con Dio ha significato per l’uomo un paradigma inevitabile e a volte necessario da vivere, nel rispetto della propria e dell’altrui libertà, nelle diverse prospettive, posizioni e dimensioni possibili. Le Sonopreghiere – continua Viglioglia – sono anche un invito a sperimentare attraverso l’ascolto, le infinite possibilità dello Spirito, dove ognuno, si spera, possa in qualche modo ritrovare o confermare sé stesso secondo la propria fede, la propria esperienza, educazione, formazione e libertà o semplicemente un modo per pregare insieme, d’altronde come dice Sant’Agostino “chi canta prega due volte”, anche se il Vescovo d’Ippona aveva scritto più precisamente che “Il Cantare è proprio di chi ama”. In ogni caso, quello tra canto e preghiera è un legame indissolubile, consolidato nel tempo. Musica e canto sono una preghiera universale dedicata alla Madonna, ispirata anche alla Chiesa e alla comunità di Santa Maria del Sepolcro in Potenza, la mia parrocchia. Una preghiera a San Canio di Acerenza, una preghiera semplice di spirito francescano ed infine una preghiera, Bambinello a Gesù Bambino.