È stato rilasciato il report “Osservatorio Aste 2024 Negozi & Capannoni: Focus sui Capoluoghi di Regione Italiani”, uno studio che offre un’analisi dettagliata e approfondita delle aste immobiliari non residenziali, nei principali centri urbani italiani.
In un periodo di significativi cambiamenti nel settore immobiliare, lo studio, rilasciato da Astaqui.it, società specializzata nel settore delle aste immobiliari, mira a fornire una panoramica esauriente delle tendenze di mercato, mettendo in luce le sfide e le opportunità emergenti.
Con una valutazione accurata dei dati e un’analisi delle tendenze economiche e sociali, il documento è uno strumento essenziale per investitori, professionisti del settore e policy makers.
I principali risultati del Report – Roma si conferma il mercato più attivo, con 2.545 immobili commerciali all’asta, seguito da Milano con 944. Perugia spicca nel settore industriale con 141 capannoni all’asta, suggerendo difficoltà specifiche nel settore locale. Le città di Ancona e Perugia registrano i valori più alti di immobili commerciali all’asta per 1000 abitanti, indicando una significativa instabilità commerciale.
Gli indicatori per 1000 abitanti – Ancona e Perugia sono le città con il peggior rapporto di immobili commerciali all’asta su 1000 abitanti, con rispettivamente un rapporto di 6,677 e 6,606, seguite da Potenza con rapporto di 6,477. Per gli immobili industriali all’asta Perugia segna un valore di 0,856 immobili ogni 1000 abitanti, seguita da Catanzaro con un valore di 0,614 e Campobasso con 0,325 immobili all’asta ogni 1000 abitanti.
Le tendenze chiave – I dati del rapporto indicano delle chiare tendenze del mercato immobiliare italiano, strettamente collegate alle abitudini di consumo in atto, ed alle mutazioni economiche, sociali e demografiche dell’Italia.
Declino Demografico – La popolazione italiana, prevista in diminuzione, può influenzare la domanda di immobili commerciali e industriali, aumentando il numero di aste nelle aree meno popolate.
Impatti Economici – Le regioni del Sud Italia, con alti tassi di disoccupazione giovanile, mostrano un numero elevato di immobili all’asta, riflettendo difficoltà economiche locali;
Aumento del Commercio Online – La crescita dell’e-commerce e della grande distribuzione ha ridotto la domanda di spazi commerciali fisici, portando a un aumento delle chiusure e delle aste. “Le dinamiche economiche e demografiche influenzano profondamente il mercato delle aste immobiliari nei capoluoghi di regione italiani. La crescente difficoltà delle attività commerciali di quartiere nel sostenere i costi operativi a causa della concorrenza del commercio online è evidente. Molti piccoli negozi non riescono più a competere con i prezzi e la comodità offerti dalle grandi catene e dalle piattaforme di e-commerce”, commenta Luciano Vasciminno, Presidente di Astaqui.it.