Giuseppe Costanzo, Segretario Provinciale della Fials di Potenza, denuncia con forza un grave episodio di disorganizzazione che ha recentemente colpito il servizio del 118. “In una recente nota – spiega Costanzo – avevamo contestato come Fials, un ordine di servizio che, anziché essere rivisto, è stato confermato con email dal responsabile del DEU 118, Dott. Rizzo. Questa conferma non
Costanzo descrive un episodio emblematico: un collega infermiere si è presentato per un turno di 12 ore in straordinario dopo un ordine di servizio, ma incredibilmente si sono dimenticati di includere un autista nel turno, lasciando la postazione del 118 completamente inoperativa. “Questo errore – sottolinea Costanzo – evidenzia una mancanza di coordinamento e un’incapacità di gestione che non possiamo più tollerare. Nonostante le ripetute sollecitazioni al Direttore Generale, le nostre richieste di confronto continuano ad essere ignorate”.
“La situazione potrebbe sembrare una trama di una commedia degli errori – aggiunge Costanzo con un tocco di ironia – dove un errore si sovrappone all’altro. Prima la svista nella programmazione dei turni e poi la dimenticanza dell’autista, ma trattandosi di vite umane e di un servizio essenziale, deve essere gestito con la massima precisione e non è ammessa alcuna leggerezza”.
La predisposizione di un turno straordinario di 12 ore, senza tener conto della necessità di un autista, non è solo una dimostrazione di cattiva gestione, ma sembra un vero e proprio dispetto nei confronti del lavoratore. “Questo errore ha obbligato il personale a coprire il turno notturno – ribadisce Costanzo – con un utilizzo inefficiente delle risorse economiche. Sin dal suo insediamento, abbiamo sollecitato il Direttore Generale a discutere delle molteplici criticità del 118, ma la nostra richiesta di dialogo è rimasta inevasa.”
Questa situazione non solo rappresenta uno spreco di risorse preziose, ma genera anche conflitti e malumori tra i lavoratori, compromettendo la qualità del servizio offerto ai cittadini. “Il 118 – afferma Costanzo – è un servizio fondamentale per la salute e la sicurezza dei cittadini. Non possiamo permettere che simili episodi di disorganizzazione minano la fiducia dei cittadini nel sistema sanitario e creino un clima di stress e insoddisfazione tra i lavoratori.”
In particolare, Costanzo evidenzia quanto inviato alla Posizione Organizzativa Dott. Lerose Giuseppe riguardante la modifica del turno dell’infermiere: “In data 8 luglio – spiega Costanzo – l’infermiere si è visto repentinamente modificare il turno per il giorno 10 luglio, con un turno notturno integrativo e straordinario. Questa decisione è stata presa senza il dovuto preavviso, sconvolgendo gli impegni personali già programmati dal dipendente e violando l’art. 43, co. 1 del C.C.N.L. Comparto Sanità 2019-2021. La modifica del turno deve essere fondata su effettive esigenze di servizio. In questo caso, invece, la postazione è rimasta inoperativa perché mancava l’autista.”
Costanzo insiste sul fatto che la modifica del turno non può essere utilizzata in modo “ordinario”, ma deve risultare da un confronto con il dipendente interessato. “È fondamentale – ribadisce Costanzo – garantire che il sacrificio richiesto risponda ad effettive esigenze di servizio non diversamente risolvibili. In assenza di tale confronto, l’imposizione risulta illegittima e costituisce abuso, con ore di straordinario imposte.”
Per tali ragioni, Costanzo contesta fermamente la modifica della turnazione senza aver prima valutato gli interessi del lavoratore. Invita i consiglieri regionali, l’assessore alla salute e il Presidente Bardi a prendere seriamente in considerazione queste criticità organizzative. “È imperativo – sottolinea Costanzo – garantire un servizio efficiente e organizzato che risponda adeguatamente alle esigenze dei cittadini, rispettando al contempo i diritti e le condizioni di lavoro dei nostri operatori sanitari.”
Costanzo conclude il suo appello affermando che “Attendiamo una presa di posizione chiara e risolutiva da parte del Direttore Generale e delle autorità competenti. Non possiamo permettere che simili episodi si ripetano, minando la fiducia dei cittadini nel sistema sanitario e creando un clima di stress e insoddisfazione tra i lavoratori. È tempo di agire e di porre rimedio a queste gravi inefficienze organizzative.”
La sua denuncia è un richiamo alla responsabilità e alla necessità di tutelare sia il benessere dei lavoratori del 118 che la sicurezza e la salute dei cittadini.
FIALS