L’ubi consistam del titolo di testa, parafrasi di un aforisma di Eugene Ionesco, trae ispirazione da un crimine perpetrato con modalità inedite a danno di un essere umano, in Italia. Il pensiero, inutile dirlo, è diretto al gravissimo fatto di Latina, dove un povero bracciante indiano, Satnam Singh, 31enne, impiegato nella raccolta di prodotti ortofrutticoli, dopo aver subito l’amputazione di
Ma non siamo quelli che cantavamo, a squarciagola, dai balconi, l’Inno di Mameli, durante il lockdown, promettendo coram populo che saremmo stati più buoni, solidali, empatici etc.? Che vergogna! Secondo D. Kesselgross: “Pandemia fa rima con follia”. Come dargli torto, alla luce di quanta efferatezza emerge dalla cronaca quotidiana, dagli stupri minorili di Caivano e Palermo, passando per il femminicidio ad opera di Turetta della povera Giulia Cecchettin, uccisa a tradimento con decine di coltellate, e il barman a Milano, che somministrava il veleno per topi alla sua compagna, ignara, incinta di lui medesimo, prima di ucciderla a coltellate, senza pietà, col feto di sette mesi in grembo? E che dire della donna che, a Rimini, si è lanciata nel vuoto col bambino di 6 anni, dal tetto del 5° piano? E del 59enne che, in provincia di Benevento, ha sgozzato suo fratello 65enne e ne ha buttato la testa dal balcone? E l’elenco potrebbe continuare, purtroppo, all’infinito, data la continuità con cui questo bollettino tragico registra nuovi crimini sempre più assurdi, in una spirale macabra senza fine che si alimenta attraverso il pernicioso spirito di emulazione, favorito dalla cattiva Tv e dai social media, sempre più dominatori del pensiero umano. Sembra proprio che la pandemia si sia portata via i famosi “neuroni specchio”, alla base dell’empatia, ed i bias cognitivi che regolano l’agire umano.
E il fenomeno investe tutto l’ecumene. Basti pensare, ad es. ad Israele, dove i sionisti israeliani, per reazione all’assalto del 7 ottobre 2023, ad opera di Hamas, da tale data hanno iniziato un abominevole genocidio del popolo palestinese, nell’indifferenza generale del mondo globalizzato, avvolto in un senso di colpa che lascia “carta bianca” all’animus pugnandi dell’ex capitano B. Netanyahu, grande protetto dagli USA di Joe Biden, il campione di gaffes memorabili che, per giustificare la sua figuraccia live in Tv contro il “genio” Trump, ha affermato di aver fatto, recentemente, troppi viaggi intorno al mondo, attraversando troppi fusi orari, tali da procurargli il classico jet lag di fronte al nemico politico, durante il duello televisivo, dove lo aveva definito: “un criminale con l’etica di un gatto randagio” (ndr: metafora anglosassone per ” puttaniere”).
Alla luce del fatto che, un paio di giorni dopo il duello televisivo, proprio Trump ha subito una specie di attentato con strane modalità fantozziane, rialzandosi subito dopo, ed ora, ritenendosi unto dal Signore, continua la sua campagna elettorale alzando il pugno chiuso, al ritmico grido di “fight!”, mentre il povero Biden, in evidente fase di non compos mentis, non si dà pace, attribuendosi la colpa di aver istigato all’odio contro Trump, e non manca di recitare in continuazione un penoso mea culpa, tale da causarne, finalmente, il suo ritiro dalla campagna elettorale, è lecito chiedersi: che succederà con la possibile nomination della guerrafondaia Kamala Harris?
E ora la fatidica domanda finale: potrebbe essere verosimile che questi anomali modus cogitandi /operandi, ai confini della follia anche in alto loco internazionale, siano frutti, oltre che del Covid-19 e dei vaccini, anche dell’esplosione del consumo del famigerato junk food (cibo spazzatura) nel mondo che, come ha ben rappresentato il fumettista Matteo Guerra nel suo satirico “Gesù Crispy McBacon”, irradiandosi dagli USA ( il popolo più obeso al mondo, dove vivono ragazzi che pesano anche oltre 300 chili), si sta diffondendo in tutto l’Occidente, avvalorando la tesi, mai confutata, del grande filosofo Feuerbach, quando affermava che: “L’uomo è ciò che mangia”? I dubbi ed i sospetti sono tanti; di certo c’è solo che, in ogni caso, noi americanizzati senza voce in capitolo, per come siamo combinati, saremo sempre tra Scilla e Cariddi.
Prof. Domenico Calderone