«La mia prima visita al carcere di Potenza nelle vesti di senatore – ha ricordato Lomuti – è stata nel marzo del 2021 da allora, oggi ho avuto modo di apprezzare i rilevanti miglioramenti per quanto riguarda i progetti che la Direzione e l’area trattamentale stanno portando avanti. Un bell’esempio di carcere possibile che però cozza con le problematiche legate alla carenza degli organici del personale di polizia penitenziaria e con il rischio del sovraffollamento. Il decreto carceri, approvato il 7 agosto scorso purtroppo è la montagna che ha partorito il topolino… mille agenti in più, due telefonate in più al mese e poco altro per i detenuti, poco incisivo e per niente risolutivo, ed è indicativo della poca sensibilità di questo governo. Possiamo e dobbiamo fare di più.”
Il personale di polizia penitenziaria dell’Istituto di Potenza è sottorganico di oltre il 20% e si prevede un ulteriore calo. Ad oggi nella Casa Circondariale di Potenza ci sono circa 100 detenuti tutti del reparto Penale, a breve si riaprirà la Sezione Femminile e a seguire sarà completata la ristrutturazione del reparto penale ai sensi del DPR 30 giugno 2000, n. 230. A margine della vista Lomuti si è trattenuto con la Direzione e con il personale presente per fare sue le istanze e per farsi portavoce nei confronti del governo delle necessità non più rinviabili non solo dell’Istituto di Potenza ma anche di Matera e Melfi.