Dato quest’ultimo che va rapportato ai 79 comuni sui 131 idonei, ossia che avrebbero la possibilità di applicare l’imposta (che può essere istituita dai capoluoghi di provincia e dai Comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o delle città d’arte).
La percentuale è quindi dell’undici per cento. La tassa di soggiorno si paga nel Potentino a Maratea e Melfi, oltre che nel capoluogo; nel Materano a Bernalda, Pisticci, Scanzano, Policoro e Nova Siri, che si aggiungono alla città dei Sassi. In Italia, nel 2023 si sono avvalsi di questa possibilità 1.268 comuni, circa uno su cinque degli aventi diritto.
(ANSA)