Nei giorni scorsi, a seguito di indagini coordinate da questa Procura della Repubblica, i Carabinieri della Compagnia di Acerenza hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Potenza nei confronti Cappelluccio Antonio e Nappello Mergherita, originari della provincia di Napoli, ritenuti gravemente indiziati di estorsione aggravata in concorso, ai danni di una 77enne di Acerenza. La vittima, il 4 gennaio 2024, era stata contattata telefonicamente da un individuo che, spacciandosi per un Maresciallo dei Carabinieri, l’aveva informata del falso arresto della figlia richiedendo, al contempo, il pagamento della somma contante di 5 mila euro per la sua scarcerazione. L’anziana donna, aveva, così, consegnato, ad una complice spacciatasi per un’incaricata del sedicente Maresciallo al ritiro del denaro, la somma di 900 euro in contanti e preziosi per un valore di circa 3mila euro.
Le indagini, svolte con grande professionalità dai Carabinieri di Acerenza sotto la direzione di questa Procura della Repubblica, ferma restando la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva di condanna, permettevano di ricostruire la dinamica criminosa, che il Giudice ha ritenuto di inquadrare nel reato di estorsione, atteso lo stato di coercizione determinato dal prospettato arresto della figUa della vittima ed anche in considerazione della particolare vulnerabilità della vittima. Inoltre, le indagini hanno permesso di individuare i soggetti poi raggiunti da mistura cautelare attraverso l’analisi di immagini tratte da telecamere di video-sorveglianza, di tabulati telefonici e delle copie forensi dei cellulari in uso agli indagati.