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Indagine Istat, l’uomo più anziano d’Italia vive in Basilicata nel Potentino: ha 110 anni. In regione sono 11 le persone che hanno superato 105 anni

Sono 11 i residenti in Basilicata che hanno superato i 105 anni e aumentano i centenari. In tutta Italia sono 21 i “super-centenari”, cioè le persone che hanno toccato i 110 anni di età. Lo dice un rapporto Istat. L’uomo più anziano d’Italia vive in Basilicata, in una frazione di Avigliano (Sarnelli), ha 110 anni (il signor Vitantonio li ha compiuti lo scorso 28 marzo). La persona più anziana d’Italia, una donna, ha 114 anni e vive in Emilia Romagna.

UNA POPOLAZIONE PREVALENTEMENTE FEMMINILE – Per effetto di una maggiore longevità, al 1° gennaio 2024 oltre l’80% dei 22.552 centenari residenti in Italia e quasi il 90% dei 677 semi-supercentenari (individui di 105 anni e più) è di genere femminile.

PIÙ CHE RADDOPPIATI I SUPERCENTENARI – I supercentenari (individui di 110 anni e più) ancora in vita al 1° gennaio 2024 sono 21, di cui soltanto uno di sesso maschile, e sono più che raddoppiati rispetto al 2009, quando se ne contavano 10.

I DECANI D’ITALIA – Fino a ottobre 2024 il decano d’Italia ancora in vita ha superato i 110 anni e risiede in Basilicata; la decana, invece, risiede in Emilia-Romagna e, nello stesso mese, ha spento 114 candeline.

I SEMI-SUPERCENTENARI NEL PERIODO 2009-2024 – Nell’arco temporale 2009-2024, ben 8.521 individui hanno superato i 105 anni di età, di cui oltre 7.500 I donne. nomi più diffusi sono Giuseppe per i maschi e Maria per le femmine. Sono quasi tutti vedovi\e e i coniugati sono molto più numerosi delle coniugate.

DOVE VIVONO I CENTENARI IN ITALIA? Al 1° gennaio 2024 la regione con la concentrazione più elevata di centenari è la Liguria (61 ogni 100 mila residenti), seguita dal Molise (58) e dal Friuli Venezia-Giulia (54). Per la popolazione semi-super centenaria è il Molise la regione con la maggiore concentrazione, 3,1 ogni 100mila residenti, seguita dalla Liguria (2,4) e dalla Basilicata (2,1).

EFFETTI GENERAZIONALI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE – Le generazioni numericamente ridotte nate negli anni della Prima Guerra Mondiale transitano dalla popolazione di 100-104 a quella di 105 anni e più, facendo scendere il numero di semi-supercentenari da 1.047 individui nel 2020 a 677 nel 2024.

Complessivamente sono stati 200 gli individui che tra il 2009 e il 2024 hanno oltrepassato i 110 anni di età, il 92% dei quali di genere femminile. Al 1° gennaio 2009, di questi solo 10 erano in vita, mentre al 1° gennaio 2024 ben 21 lo sono ancora, per una crescita più che raddoppiata in 15 anni. All’inizio del 2024 la persona più anziana è una donna residente in Emilia-Romagna, a ottobre di quest’anno ha potuto tagliare il traguardo dei 114 anni di età. Tra gli uomini, il più anziano vivente al 1°gennaio 2024 era un individuo residente in Molise di 110 anni di età, successivamente scomparso nel corso dei primi mesi dell’anno. A fine ottobre il ‘nuovo’ decano risiede in Basilicata e ha anch’egli superato i 110 anni. Rimangono, pertanto, ancora imbattuti i record assoluti di longevità maschili e femminili italiani, rispettivamente detenuti da Antonio Todde (residente in Sardegna) deceduto nel 2002 poche settimane prima di compiere 113 anni e soprattutto da Emma Morano (residente in Piemonte) deceduta nel 2017 all’età di 117 anni che, finché in vita, aveva ottenuto il primato di donna contemporanea più longeva al mondo. Oggi tale record è detenuto a livello mondiale da John Alfred Tinniswood, cittadino inglese, tra gli uomini (112 anni di età) e da Tomiko Itooka, cittadina giapponese, tra le donne (116 anni). In assoluto, da quando esiste una documentazione ufficialmente riconosciuta a livello internazionale, la donna più longeva della storia è stata Jeanne Calment, cittadina francese deceduta nel 1997 all’età di 122 anni. L’uomo più longevo, invece, è stato Jirōemon Kimura, cittadino giapponese deceduto nel 2013 all’età di 116 anni.

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