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Crisi idrica. A Potenza la lettera di un imprenditore del centro storico: “Si stava meglio con l’acqua alla gola”. Lamentele anche dal CONI

Crisi idrica a Potenza, la lettera di un imprenditore del centro storico: “Si stava meglio con l’acqua alla gola”. Non mancano i problemi anche per le associazioni sportive. Per il presidente del Coni Leopoldo Desiderio “un momento difficile”

“Lo spopolamento e l’avvento del digitale ci hanno creato difficoltà, il Covid ci ha messo con le spalle al muro, il caro bollette ci ha ridotti con l’acqua alla gola… oggi nemmeno più questo ‘piacere’!”. Ad affermarlo è Massimo Pesce, imprenditore e proprietario di due locali che si occupano di ristorazione in via Pretoria a Potenza. “Gli operatori economici del centro storico di Potenza, riuniti nella costituenda associazione 85centro, composta da commercianti, albergatori, ristoratori e attività di servizio, stanno fronteggiando l’emergenza idrica con iniziative private che richiedono sforzi economici ed organizzativi. Lo stanno facendo con diligenza e senza inutili clamori ma, ancora una volta, soli! Questo silenzio, però, non deve essere inteso come arrendevole accondiscendenza”. “Riteniamo – conclude Pesce – che in questo momento la priorità sia ripristinare i servizi. Ma immediatamente dopo il rientrato allarme sarà indispensabile che le istituzioni diano risposte concrete ai disagi procurati agli operatori economici”.

Problemi anche per le associazioni sportive. A farsi portavoce dei problemi è Leopoldo Desiderio, presidente Coni Basilicata: “Faccio mia una considerazione del Fiduciario provinciale di Potenza, il maestro Massimiliano Monaco, e condivisa dalla Giunta regionale CONI Basilicata che mi onoro di rappresentare. Il grande caldo della stagione estiva appena trascorsa unito alla bassissima piovosità di quest’ultimo anno, stanno comportando grandi difficoltà al sistema delle gestioni idriche in particolare nel Mezzogiorno d’Italia. Da diversi mesi il Comune di Potenza, così come molti comuni limitrofi, approvvigionati dalla diga del Camastra, stanno vivendo un momento di estrema complessità, relativamente alle quotidiane sospensioni idriche (dalle 18:30 alle 06:30 tutti i giorni, tranne il sabato che viene sospesa alle 23:00), per le quali nessuno è ancora in grado di fare una previsione sui tempi di risoluzione e del ripristino del regolare servizio”.

“Tutto questo ha comportato da parte del Comune di Potenza, la chiusura degli impianti sportivi comunali (Palestre e piscina) alle ore 18:00, dal 18 ottobre e fino a quando non verrà ripristinata l’ordinaria erogazione idrica (il sabato fino alle 22:30), problema condiviso anche dalle tante ASD che pur sfruttando impianti privati, sono costrette a cancellare allenamenti pomeridiani per la mancanza dei servizi essenziali quali docce, bagni e punto di erogazione di acqua potabile (requisiti minimi richiesti per le aperture delle attività)”.

E ancora: “come maggior rappresentante dello sport lucano, mi preme sottolineare i notevoli disagi per gli Atleti agonisti, costretti a saltare gli allenamenti per la sospensione dei suddetti servizi essenziali, che pagheranno in termini di risultati nel loro futuro; per gli Amatori, studenti, bambini, lavoratori e famiglie che subiscono un impatto così importante con l’arresto delle attività sportive di indubbio valore per la comunità; per i gestori, che si vedranno costretti a sostenere impegni di affitto e spese varie senza poter contare sulle quote contributive di chi l’attività, non può più praticarla a queste condizioni. Nella speranza che queste difficoltà possano rientrare il più presto possibile, auspico che la Regione Basilicata, Acquedotto Lucano S.p.a. e Comune di Potenza possano tener conto di tali criticità e in qualche modo sostenere quanti sono stati colpiti da questa crisi”.

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