Crisi idrica a Potenza, la lettera di un imprenditore del centro storico: “Si stava meglio con l’acqua alla gola”. Non mancano i problemi anche per le associazioni sportive. Per il presidente del Coni Leopoldo Desiderio “un momento difficile”
Problemi anche per le associazioni sportive. A farsi portavoce dei problemi è Leopoldo Desiderio, presidente Coni Basilicata: “Faccio mia una considerazione del Fiduciario provinciale di Potenza, il maestro Massimiliano Monaco, e condivisa dalla Giunta regionale CONI Basilicata che mi onoro di rappresentare. Il grande caldo della stagione estiva appena trascorsa unito alla bassissima piovosità di quest’ultimo anno, stanno comportando grandi difficoltà al sistema delle gestioni idriche in particolare nel Mezzogiorno d’Italia.
“Tutto questo ha comportato da parte del Comune di Potenza, la chiusura degli impianti sportivi comunali (Palestre e piscina) alle ore 18:00, dal 18 ottobre e fino a quando non verrà ripristinata l’ordinaria erogazione idrica (il sabato fino alle 22:30), problema condiviso anche dalle tante ASD che pur sfruttando impianti privati, sono costrette a cancellare allenamenti pomeridiani per la mancanza dei servizi essenziali quali docce, bagni e punto di erogazione di acqua potabile (requisiti minimi richiesti per le aperture delle attività)”.
E ancora: “come maggior rappresentante dello sport lucano, mi preme sottolineare i notevoli disagi per gli Atleti agonisti, costretti a saltare gli allenamenti per la sospensione dei suddetti servizi essenziali, che pagheranno in termini di risultati nel loro futuro; per gli Amatori, studenti, bambini, lavoratori e famiglie che subiscono un impatto così importante con l’arresto delle attività sportive di indubbio valore per la comunità; per i gestori, che si vedranno costretti a sostenere impegni di affitto e spese varie senza poter contare sulle quote contributive di chi l’attività, non può più praticarla a queste condizioni. Nella speranza che queste difficoltà possano rientrare il più presto possibile, auspico che la Regione Basilicata, Acquedotto Lucano S.p.a. e Comune di Potenza possano tener conto di tali criticità e in qualche modo sostenere quanti sono stati colpiti da questa crisi”.