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Omicidio del carabiniere di Bella Donato Fezzuoglio, la Cassazione mette la parola fine alla vicenda giudiziaria

Si è chiusa dopo ben 18 anni la vicenda giudiziaria a seguito della morte di Donato Fezzuoglio, il giovane carabiniere lucano, di Bella, ucciso il 30 gennaio del 2006 a Umbertide in provincia di Perugia, nel tentativo di intervenire in una rapina in corso alla filiale della banca Monte dei Paschi di Siena. Nei giorni scorsi, infatti, la Corte di Cassazione ha scritto la parola fine sulla vicenda giudiziaria. Infatti, dopo la condanna all’ergastolo dell’ex primula rossa Raffaele Arzu, sardo, e di Pietro Pala, allevatore sardo, quest’ultimo aveva chiesto la revisione del processo, la cui richiesta era stata avanzata dai suoi avvocati.

Prima la Corte di Appello di Firenze ha rigettato l’istanza ritenendo che non erano state presentate prove idonee a rovesciare i risultati probatori acquisiti, e in ultimo la Cassazione ha ritenuto e dichiarato inammissibile il ricorso di Pala. 

Secondo quanto appurato dai giudici, sarebbe stato proprio pala a sparare colpi di kalashnikov che centrarono in pieno il carabiniere Bellese, non ancora 30enne. Arriva così la parola fine sulla vicenda, dopo oltre 18 anni. 

Inoltre, secondo la ricostruzione dei giudici, lo stesso Pala avrebbe confessato in carcere a un compagno di cella che sarebbe stato proprio lui a uccidere.

Per la Cassazione nessune “nuove evidenze idonee a modificare le sentenze precedenti”, di primo e secondo grado. 

Ricordiamo che la Caserma dei Carabinieri di Bella è intitolata proprio alla memoria di Donato Fezzuoglio.

Claudio Buono

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