Secondo quanto trapelato, oltre ai due dispersi, ci sono 26 feriti. Di questi, 9 risultano essere ricoverati a causa di ustioni tra gli ospedali Careggi e Cisanello. Tra i feriti gravi, un operaio di Livorno di 51 anni che ustioni sul 70 % del corpo e un suo collega 47enne che è stato intubato.
Ci sono anche due vittime. Una identificata, un 51enne originario di Napoli ma residente a Prato. L’altra vittima da accertare sarebbe un operaio siciliano.
Secondo quanto si apprende, sembrerebbe che la causa dell’esplosione sarebbe avvenuta a seguito della perdita di liquido durante una delle normali operazioni di ricarica delle autobotti. il procuratore capo di Prato, Luca Tescaroli, ha fatto sapere che è stata avviata una indagine per accertare eventuali disponibilità. L’area oggetto dell’esplosione è stata sottoposta a sequestro.
AGGIORNAMENTO ORE 9:30 del 10.12.2024 = In mattinata sono stati ritrovati i corpi di due dei tre dispersi. Ricordiamo che dei dispersi, due erano lucani (di Sasso di Castalda e Cirigliano) e uno di Novara. Non si conosce ancora l’identità dei due operai trovati morti: servirà la prova del DNA. Le vittime salgono a 4.
AGGIORNAMENTO ORE 10:30 del 10.12.2024 = Stando a quanto trapelato, i corpi dei due operai sarebbero proprio dei dispersi lucani. Fabio Cirelli (un operaio 45enne di Cirigliano, nel materano), e un operaio di Sasso di Castalda di 45 anni, Gerardo Pepe. Ricerche per l’ultimo disperso.
AGGIORNAMENTO ORE 12:00 – Ritrovato anche il corpo dell’ultimo disperso, un operaio di Novara. Sale a 5 il bilancio delle vittime.
Il cordoglio del presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi: “Apprendo con dolore la tragica scomparsa dei due operai lucani avvenuta nel deposito di carburante Eni a Celenzano. In questo momento di lutto desidero esprimere le mie più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime, ai loro amici e colleghi. Tutta la comunità lucana è scossa da questo tragico evento ma anche in apprensione per le sorti di un terzo operaio rimasto ustionato in modo grave. Sul tema della sicurezza sul lavoro dobbiamo intensificare gli sforzo. Proteggere la vita dei lavoratori è una priorità”.
Claudio Buono