In Basilicata infatti secondo i dati del Ministero del Turismo, ad oggi, delle 2.566 strutture registrate, 2.387 strutture (93%) sono regolari, mentre solo il 7% non ha ancora ottenuto il codice identificativo (CIN). “Nel dettaglio – osserva l’avvocato Gennaro Sposato di Rödl & Partner, colosso della consulenza legale e amministrativa presente in 50 paesi nel mondo tra cui l’Italia – a Potenza sono stati rilasciati 992 CIN su un totale di 1.005 strutture registrate (91,74%) mentre a Matera sono 1.465 i CIN rilasciati a fronte di 1.561 strutture registrate (93,85%). Dati ben al di sopra della media nazionale e che fanno della Basilicata la regione più disciplinata
Per quanti ancora irregolari scattano però ora le sanzioni che “per un immobile privo del CIN possono arrivare a 8mila euro – spiega l’avvocato Sposato – mentre la mancata esposizione è sanzionata con una pena pecuniaria che va da 500 a 5mila euro. L’assenza di estintori e rilevatori obbligatori è sanzionata con una multa che può arrivare fino a 6mila euro, ma attenzione – ammonisce l’avvocato – per violazione accertata. L’insussistenza dei requisiti di sicurezza obbligatori è poi sanzionata secondo le disposizioni regionali o statali”
Dati: https://bdsr.ministeroturismo.gov.it/mappa-italia (agg. 13/1/2025)