Don Mario Galasso, Direttore dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale della Salute, aggiunge che “nella Bolla di indizione, il Papa parla espressamente dei malati, i quali hanno davvero bisogno che di fronte a loro si accenda un «sole di speranza»”.
Seguendo le disposizioni della Chiesa per il Giubileo 2025, sarà possibile ottenere l’Indulgenza Giubilare visitando devotamente qualsiasi luogo giubilare – come le due cappelle ospedaliere – confessandosi, partecipando alla messa, vivendo l’adorazione eucaristica.
A tal proposito, i due cappellani dell’ospedale San Carlo, don Mario Galasso e don Mimmo Florio, e hanno previsto dei momenti di adorazione e catechesi aperti a tutti, nella Cappella ospedaliera San Giovanni Paolo II. Sono previsti momenti di raccolta e preghiera anche nella Cappella dell’ospedale di Villa d’Agri, con don Giovanni Pecile, dove il 29 gennaio è in programma la visita dell’Arcivescovo Metropolita, S.E. Padre Davide Carbonaro.
“Il Giubileo della Speranza possa essere per tutti un tempo di speranza, i luoghi di cura sono luoghi di speranza. La speranza, quindi, sia portata da ciascuno di noi e, soprattutto nelle difficoltà, prenda dimora dentro di noi e sia sempre salda” – conclude don Mario Galasso.