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Prima la condanna per truffa, poi la revisione della sentenza e l’assoluzione. La Corte di Appello di Potenza ‘scagiona’ l’imprenditore potentino Donatello Genovese

La Corte d’Appello di Potenza ha assolto l’imprenditore potentino, Genovese Donatello , di 47 anni, condannato a due anni e un mese con l’accusa di truffa dal Tribunale di Lecce. La Corte di Appello di Potenza, a seguito di una revisione richiesta da Genovese e dal suo legale, l’avvocato Antonietta Martino del Foro di Potenza, ha ribaltato la sentenza del Tribunale pugliese. 

Secondo l’iniziale accusa, Genovese – come sottolineato dall’avv. Martino – “avrebbe fittiziamente utilizzato la Società Greenergy S.R.L per l’acquisto di materiali per svariati milioni di euro”. Ma la sezione penale della Corte di Appello Di Potenza lo ha assolto «per non aver commesso il fatto».

Nel dettaglio, l’uomo, con sentenza del Tribunale di Lecce il 5 agosto 2018, è stato condannato per truffa nell’ambito dell’acquisto di alcuni materiali urgenti per impianti fotovoltaici a un’azienda del territorio pugliese. La condanna era di due anni e due mesi di reclusione oltre alla multa di mille euro e il pagamento delle spese processuali.

Successivamente alla sentenza, Genovese tramite il legale Martino ha chiesto alla Corte di Appello di Potenza la revisione della sentenza emessa dal Tribunale di Lecce. A seguito di tutte le rilevanze durante il nuovo processo, è emersa l’assenza di ogni responsabilità di Genovese, mentre è emerso che a richiedere quella merce era stata un’altra persona. Per questo, e per un’altra serie di motivi, con una sentenza la Corte di Appello di Potenza ha annullato quella emessa dal Tribunale di Lecce, assolvendo Donatello Genovese dai reati contestati.

Claudio Buono

 

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