L’incarico di social media manager del Comune al centro di una indagine della Corte dei Conti della Basilicata. A giudizio sono finite sette persone. Infatti, la Procura Regionale della Corte dei Conti della Basilicata ha accusato di dolo e danno erariale, il sindaco di Balvano, Ezio Di Carlo, insieme a due assessori che componevano la giunta tra il 2021 e il 2022 (Angela Teta e Giuseppe Luongo, quest’ultimo attualmente non più in giunta dopo la sfiducia da parte del Sindaco), di tre segretari comunali che si sono succeduti nel tempo e una dirigente del Comune. Il Pubblico Ministero contabile della Corte dei Conti, Ida Coluzzi, contesta una serie di “violazioni e anomalie nell’ambito dell’affidamento e dell’adozione della delibera per il ruolo di social media manger del Comune”.
Per la PM, i soldi degli incarichi costituiscono un danno erariale, “perchè corrisposti in modo irregolare”. Contestata, nell’ambito del procedimento, l’esclusione “immotivata di una concorrente e lo sbaglio delle somme dei punteggi di un’altra aspirante”.
“Ricostruzione dei fatti romanzata e rapporti presunti e non provati”, dice al TgR Basilicata l’avvocato Felice Pali, difensore del Sindaco Di Carlo. Per l’accusa, bisognava “preventivamente verificare che all’intero del Comune ci fosse personale già pronto a svolgere la stessa mansione”.
Gli accertamenti della Corte dei Conti sono scaturiti a seguito di un dettagliato esposto (seguito da un secondo) presentato alla Procura Contabile ad aprile 2023.
Ieri l’udienza alla Corte dei Conti. La richiesta dell’accusa è quella di condannare il Sindaco e gli altri sei finiti al centro della vicenda, a risarcire al Comune i 20mila euro già pagati dall’Ente a chi ha svolto l’incarico. Inoltre, con la riserva di agire per ulteriori 20mila euro dell’incarico triennale attualmente in vigore.
La sentenza dovrebbe arrivare nelle prossime settimane.
redazione