La comunità protagonista del suo futuro, al centro dell’azione amministrativa e motore di iniziative che promuovano un’economia circolare, attraverso azioni di co-progettazione a favore della collettività. Questo il convincimento della quasi totalità di operatori professionali e appassionati del settore turistico del centro del Melandro, riunitisi nei giorni scorsi in una sala piena di voglia di partecipare. L’incontro pubblico, dal titolo evocativo delle intenzioni del gruppo promotore “Sasso: dal Ponte alla Luna verso il futuro”, ha visto gli operatori locali confrontarsi con la comunità su argomenti concreti quali la valorizzazione della sentieristica, l’importanza delle produzioni locali, la necessità di un dialogo con le amministrazioni locali a tutti i livelli.
Gli interventi degli organizzatori sono stati seguiti dalla presentazione di un’idea progettuale che possa rilanciare e rafforzare il posizionamento di Sasso di Castalda quale destinazione attrattiva e sostenibile. L’idea degli operatori, che ha avuto un favorevole ed entusiasta riscontro tra i cittadini presenti in sala, è quella di creare una forte identità internazionale su un tema universale e di grande impatto come quello della Luna, a cui è intitolato il ponte tibetano. Il legame con la luna è unico ed esclusivo, essendo sassesi entrambi i genitori di Rocco Petrone, direttore di lancio del programma Apollo che ha portato l’uomo sulla luna nel 1969. La suggestiva presentazione multimediale ha potuto far cogliere le opportunità di una identificazione affascinante, capace di attirare un vasto numero di segmenti turistici. L’incontro si è concluso con un serrato e interessante dibattito pubblico che ha toccato le potenzialità e le criticità che ogni territorio presenta, durante il quale sono emersi importanti spunti di riflessione e proposte costruttive in varie direzioni.
Gli organizzatori hanno già fissato un secondo incontro pubblico per martedì 28 gennaio in cui faranno ulteriori proposte, già anticipate all’amministrazione dal mese di novembre dello scorso anno, per uno sviluppo territoriale basato sui concetti di comunità, co-progettazione, competenze sul territorio, sostenibilità ed economia circolare. Rendere protagonista la comunità, secondo il gruppo di operatori di Sasso, è l’unica strada per lottare, con i fatti, contro lo spopolamento e dare una prospettiva di futuro che veda risorse pubbliche e private indirizzate al bene della collettività. In quest’ottica, l’apporto della cittadinanza e delle professionalità del territorio, i talenti e la voglia di chi “ha il coraggio di restare” devono essere valorizzate soprattutto in un settore in cui l’atmosfera complessiva che viene percepita dal turista è l’arma vincente per creare legami duraturi. Infatti il turismo dei piccoli centri deve essere rivolto a creare questi legami affinchè un visitatore possa divenire un abitante temporaneo o, addirittura, decidere di acquistare o affittare casa. Schierarsi, con spirito collaborativo, per costruire un futuro condiviso e remare contro le distruttive dinamiche che danno valore all’antico detto “nemo profeta in patria”, non sono solo azioni di cittadinanza attiva e inclusiva, ma rappresentano soprattutto l’unica strada che può percorrere un territorio che voglia mettere davvero al centro la sua comunità.
Nota stampa a firma degli operatori turistici del territorio