Promozione, veleni a Vietri dopo la partita con il Policoro. “Siamo sconcertati”, la Società contesta duramente l’operato dell’arbitro

“Siamo sconcertati”. Si apre così l’intervento, duro, della Società SC Vietri, che milita nel campionato di calcio di Promozione in Basilicata. La squadra, dopo l’anticipo di sabato contro il Policoro al “Santa Domenica” in terra vietrese, non le manda a dire e, dopo aver subito una serie di torti arbitrali o errori – chiamateli come preferite –  chiede rispetto e di non ricevere più lo stesso trattamento ricevuto sabato pomeriggio.

Può anche essere stata una giornata no, quella del direttore di gara, un giovane potentino, ma quanto accaduto – e chi vi scrive ha assistito al match – sa dell’incredibile. Nel primo tempo sono bastati pochi falli ai calciatori vietresi per ricevere ammonizioni esagerate e senza alcuna logica. Poi un rigore assegnato al Policoro che ha stupito anche gli stessi calciatori della squadra ospite, assegnato dal direttore di gara mentre un calciatore del Vietri proteggeva palla e faceva spalla a spalla per riprendere dal rinvio dal fondo. Rigore e gol. Ancora più incredibile quando un calciatore del Policoro ha colpito con una gomitata – a dire di chi era in campo – volontaria, ai danni di Bonavoglia, difensore vietrese, che ha subito 4 punti di sutura. Nonostante sotto gli occhi del direttore di gara e sanguinante il calciatore, dopo aver visto tutto, l’arbitro ha optato per un semplice cartellino giallo. E non contento, dopo questi errori, prima del finire della prima frazione ha espulso il capitano del Vietri – Nappi – reo di aver chiesto spiegazioni a un giocatore ospite su un fallo di reazione subito dai vietresi, e all’uscita dal campo dopo i primi 45′ minuti, un’altra espulsione diretta per Della Monica, sempre del Vietri. 

Vietresi in nove per tutto il secondo tempo che, nonostante la superiorità tecnica degli ospiti, riescono a trovare il pari. Sempre a dire di chi vi scrive, probabilmente in fuorigioco da come si è visto dalla tribuna. Pari 1-1. E non finisce mica qui. Tante durante la ripresa le proteste del Vietri, con il direttore di gara che con i padroni di casa in 9 contro 11 e con due giocatori a terra colpiti (senza fischiare fallo) ha fatto due volte continuare la partita, nonostante un colpo alla testa. 

Sulla tribuna in molti si sono chiesti come i calciatori del Vietri non avessero abbandonato il terreno di gioco per protesta. Un comportamento, quello dell’arbitro, molto discutibile. Tanto che anche i due assistenti, durante una serie di colloqui con i calciatori, si sono resi conto della situazione pur risultando “impotenti” di fronte all’atteggiamento assunto dal giovane fischietto. Ma è arrivata anche la ciliegina sulla torta. Al 90′ assegnati 6′ minuti di recupero. Al 96′ un minuto extra. Tra le proteste non arriva il triplice fischio. Arriva dopo che il Policoro, quasi al 99′, sigla in mischia il 2-1 finale, con i calciatori locali senza nemmeno la forza di protestare e chiedere spiegazioni.

Dopo la cronaca da parte di chi era presente allo stadio, ecco la posizione della società del Vietri: “Siamo sconcertati da quanto accaduto in campo sabato pomeriggio durante la partita con il Policoro. Aldilà dei singoli e discutibili episodi arbitrali che hanno condizionato totalmente l’andamento della partita, l’arbitro si è infischiato anche di un nostro giocatore colpito volontariamente da una gomitata, riportando una ferita e 4 punti di sutura. Ma ha preferito solo un cartellino giallo per l’autore. Per poi espellere due nostri calciatori, solo perché hanno chiesto spiegazioni e giustamente si sono arrabbiati nel corso della partita per quanto subito. Un arbitro che concede sei minuti di recupero e che porta a concede un corner al 98’ con conseguente gol vittoria decisivo al 99’. Riteniamo che anche gli assistenti debbano essere più collaborativi e aiutare il direttore di gara. Ciò non è accaduto. Chiediamo rispetto e maggiore competenza. AIA e FIGC devono provare ad alzare l’asticella sulla formazione e preparazione di arbitri e assistenti. Noi come Società, e così anche tre le altre, facciamo sacrifici, economici e non solo. E di sicuro non possiamo essere ripagati così. I nostri calciatori volevano abbandonare il terreno di gioco per protesta. Alla fine abbiamo resistito”.

“In ultimo – ha concluso la Società – è stato davvero umiliante dover subire un trattamento simile, senza riuscire a far ragionare un direttore di gara chiaramente in seria difficoltà con decisioni prese che hanno sorpreso anche la squadra ospite. Da parte nostra non mancherà mai il rispetto e la collaborazione. Ma chiediamo di ricevere lo stesso trattamento. Il sig. Gentile, direttore di gara, non è gradito a Vietri, lo segnaleremo a chi di competenza”.

Morale della favola. Quanto riportato non vuole offendere o giudicare un giovane arbitro. Ma a volte, crediamo, sia utile essere più collaborativi, ragionevoli e imporsi di meno, per evitare un vero e proprio casino come accaduto sabato. Con Società – Vietri e tutte le altre – che fanno sacrifici, anche economici, e sono ripagate così. AIA e FIGC probabilmente mettere in atto maggiori attività di formazione per la migliore crescita di questi giovani arbitri, al fine di evitare situazioni simili. Gli stessi dirigenti del Policoro e il pubblico, a fine partita, hanno allargato le braccia quasi a dire “ci dispiace, non è colpa nostra”. Policoro stesso che durante la partita ha subito decisioni non proprio prese bene.

Oggettivamente, chi ha assistito alla partita ha visto quanto qui è stato riportato. L’augurio è che chi di competenza ascolti le Società e non le lasci in balìa di questi atteggiamenti discutibili e poco rispettosi per chi scende in campo.

Claudio Buono

 

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