“Portiamo a conoscenza dell’opinione pubblica lucana e viciniore che, a fine anno scorso, è stato costituito il Comitato per la fruibilità del borgo e del castello di Brienza, per iniziativa di alcuni burgentini che hanno a cuore le sorti di questa località della Basilicata. Il sodalizio ha sin qui raccolto le adesioni di molti esponenti del mondo della cultura, accademico, imprenditoriale, delle professioni tra cui figure che hanno rivestito cariche amministrative anche apicali nel comune lucano; ad oggi sono diverse centinaia i burgentini che hanno sottoscritto l’adesione, in qualità di soci, al Comitato. L’organismo è stato presentato il 30 dicembre dell’anno passato nel corso di un incontro pubblico alla presenza del Sindaco e di altri esponenti dell’attuale maggioranza di governo del paese; tutti i partecipanti hanno unanimemente condiviso l’importanza e l’opportunità di un movimento associativo, diretta espressione della società civile burgentina, che veicoli l’interesse della comunità per la fruibilità del borgo antico e del castello Caracciolo che lo domina”.
Si apre così la nota stampa a firma dei membri del nuovo comitato nato a Brienza, che intende lavorare per il miglioramento della fruibilità del borgo burgentino e del suo castello.
“Il Comitato – già presente con un proprio profilo in Facebook (al seguente link) – riconosce gli sforzi delle precedenti stagioni amministrative, che hanno consentito di mettere in sicurezza buona parte del borgo (nella sua parte iniziale anche abitato) e che hanno permesso di acquisire al patrimonio comunale il castello Caracciolo ora utilizzato anche per manifestazioni ed eventi pubblici. Da almeno un decennio l’accesso al borgo e il castello è consentito ma solo su prenotazione, previa visita guidata della Pro Loco locale, che va ringraziata per la meritoria opera sin qui svolta. L’ingresso libero è invece inibito a causa di un cancello posto all’inizio della scalinata che conduce verso la sommità della collina dove sorge la settecentesca Chiesa madre dell’Assunta e il castello Caracciolo. Sono tantissimi i turisti che, arrivando a Brienza per visitare il borgo, rimangono delusi per l’inatteso impedimento; la chiusura, inoltre, che si protrae ormai – all’incirca – dalla metà degli anni ’90 continua a privare del fascino del borgo le più giovani generazioni burgentine che ignorano la bellezza e l’importanza artistica di quello che costituisce il lascito storico dell’illuminismo in Brienza”.
“Il sodalizio – continua la nota – è stato pertanto intitolato all’esigenza, non più eludibile e tassativamente improcrastinabile, di consentire la “fruibilità” a tutti del borgo e del castello, ai burgentini che vi intendano passeggiare per riscoprirne le suggestioni dei tempi antichi, ai turisti che vogliono goderne dell’assoluto fascino, agli studiosi interessati a indagarne i profili storici e architettonici, agli organismi associativi (e alla stessa Amministrazione locale) cui è reso possibile organizzare eventi e manifestazioni in questo raro e unico scenario”.
E ancora, “il Comitato ritiene che questa decisione assume carattere di massima urgenza, anche perché non sussistono ragioni – sin qui inopinatamente addotte – connesse con la sicurezza del percorso e degli edifici che sorgono nella parte in cui attualmente l’accesso è consentito su prenotazione; quest’ultima forma di fruizione, infatti, depone per l’assenza di qualsiasi tipologia di impedimento. Ogni ulteriore indugio sarebbe grave e pernicioso; persistere nell’assunzione di ogni strategia per la valorizzazione di quel patrimonio (da cui nessuna precedente Amministrazione è risultata esente) significherebbe ignorare che, solo mediante incisivi e coordinati interventi proattivi in quella direzione, si può tentare di arrestare il declino ormai inesorabile di Brienza. In tale prospettiva la fruibilità invocata può risultare funzionale anche in un’ottica di programmazione consortile da elaborare con i comuni vicini, al fine di metterne a fattor comune le potenzialità e dar vita ad attrattori diffusi sul territorio”.
In ultimo, fanno sapere, “l’organismo associativo intende perciò porsi come strumento di sensibilizzazione e di orientamento per la comunità locale oltre che di stimolo per l’attuale Governo del paese affinché non si perda ulteriore tempo; in questo senso risulta decisivo consentire l’accesso al borgo e al castello anche in costanza degli ulteriori interventi finanziati e di prossima realizzazione. La susseguente azione del Comitato è di acquisire al proprio progetto l’adesione dei Sindaci delle località viciniori nel cui territorio insistono numerose strutture ricettive di accoglienza turistica. I titolari delle medesime, interpellati dai propri ospiti in merito alla possibilità di visitare il borgo e il castello di Brienza , sono costretti quasi a scusarsi…… a causa dell’“insormontabile” cancello”.
Lo rendono noto i membri del direttivo del comitato: Diego Lacava, Antonio Collazzo, Dino Collazzo, Antonio Giancristiano, Alfonso Lovito, Giuseppe Tepedino, Rocco Lopardo, Giovanni Ferrarese, Dino De Blasio e Francesco Avino.