Rapporto Svimez, “la Basilicata è al bivio con una crisi storica su lavoro, povertà e fuga dei giovani”

Rapporto Svimez. Tortorelli (Uil), la Basilicata è al bivio: se continuare con il modello attuale, segnato dai ritardi e dagli errori del passato, o se intraprendere un percorso di sviluppo autentico

Il Rapporto Svimez conferma l’allarme lanciato dalla Uil: la Basilicata affronta una crisi storica con emergenze su lavoro, povertà, fuga dei giovani e transizione energetica. La situazione richiede pertanto interventi urgenti e mirati. Più che i numeri sulle previsioni per Pil, consumi delle famiglie, investimenti, che segnano tra il 2024 e il 2026 miglioramenti da “prefisso telefonico” e quindi del tutto inadeguati a fronteggiare la situazione economica e sociale, ci preoccupano due indicatori per il 2024: -4% degli occupati nel settore industriale e -8% per l’export. Entrambi sono riconducibili alla situazione che attraversa, già dal 2022, il settore automotive. Sulla filiera dell’Automotive si gioca il futuro industriale della Basilicata e dell’intero Mezzogiorno. Il 90% dei veicoli italiani è prodotto al Sud; la produzione è crollata di 110.000 unità nei primi nove mesi del 2024, con Melfi al 62%. Serve un’azione immediata per salvare il settore.

Alla Giunta Regionale poniamo due questioni: i continui rapporti provenienti da diversi Enti e strutture nazionali di ricerca che riguardano anche la Basilicata richiedono alla Regione di dotarsi di un proprio Centro-Osservatorio di studi e ricerche socio-economiche per un aggiornamento costante e un approfondimento per comparti e territori; il confronto che avverrà nelle prossime settimane sul Piano Strategico Regionale, strumento di pianificazione a lungo termine utilizzato dalle Regioni per definire obiettivi, priorità e azioni da intraprendere per lo sviluppo economico, sociale e territoriale, diventi l’occasione per una svolta reale nella concertazione sociale che già nella precedente legislatura ha segnato limiti ed inadeguatezze oggi non più tollerabili. La Basilicata si trova di fronte a una decisione fondamentale: se continuare con il modello attuale, segnato dai ritardi e dagli errori del passato, o se intraprendere un percorso di sviluppo autentico. Quest’ultimo passaggio richiede un cambio di approccio radicale e il coinvolgimento di tutte le forze sociali ed economiche in un processo condiviso, con la partecipazione attiva di tutti i soggetti interessati, inclusi i rappresentanti delle istituzioni, delle imprese e dei lavoratori.

Il Pnrr, i fondi strutturali europei della nuova programmazione sono elementi di grande opportunità, ma servono politiche mirate per garantire che le risorse investite abbiano un impatto significativo e duraturo sulla crescita economica ed occupazionale

La UIL propone un piano basato su quattro assi: promozione delle competenze, tutela ambientale, innovazione tecnologica e rilancio dell’industria attraverso la Green Economy. Misure urgenti: Rafforzare agroindustria, automotive a basse emissioni, chimica verde e costruzioni sostenibili. Incentivare energie rinnovabili e creare 2.000 posti di lavoro nel settore green. Senza un intervento strutturale su lavoro e salari, la Basilicata rischia un impoverimento crescente. Servono contrattazione salariale e politiche di sostegno occupazionale.

Vincenzo Tortorelli – UIL

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