Ad accogliere il segretario organizzativo UIL Nazionale, Emanuele Ronzoni, oltre agli studenti, è stato un cane robot, simbolo del connubio tra umanesimo e innovazione che caratterizza la missione educativa dell’IPSIA “Giorgi”. Un modo originale per sottolineare come la tecnologia possa affiancare l’uomo nel migliorare sicurezza e qualità del lavoro. La giornata si è aperta con una visita ai laboratori dell’istituto: odontotecnico, chimico, meccanico, prototipazione, meccatronico/robotica e tessile, vere eccellenze della scuola e strumenti fondamentali per una didattica pratica e professionalizzante.
Il dirigente scolastico dell’IPSIA “Giorgi”, Michele Carmine Nigro, ha sottolineato il valore di questa esperienza per i ragazzi:“La sicurezza sul lavoro non è solo una questione normativa, ma culturale e formativa. Il nostro obiettivo è preparare gli studenti non solo con competenze tecniche, ma anche con una consapevolezza profonda dei diritti e delle responsabilità che avranno come futuri lavoratori.”
Lucia Girolamo, dirigente scolastico del Liceo Scientifico “Galilei”, ha evidenziato come il progetto rappresenti un ponte tra il mondo dell’istruzione e quello del lavoro: “Sensibilizzare i nostri ragazzi sulla sicurezza significa anche renderli più responsabili, sia come lavoratori che come cittadini.”
Il progetto Essere Insicuri si inserisce nell’ambito della campagna nazionale della UIL Zero morti sul lavoro, che ha l’obiettivo di rendere il tema della sicurezza una priorità assoluta, attraverso formazione, sensibilizzazione e un cambiamento culturale profondo.
Emanuele Ronzoni ha sottolineato quanto sia necessario un cambio di mentalità:
“Ogni giorno in Italia tre persone perdono la vita sul lavoro. Questo è inaccettabile. Dobbiamo investire nella sicurezza non come un costo, ma come un valore imprescindibile. Servono più controlli e più ispettori del lavoro per garantire il rispetto delle norme. La vita vale più di qualsiasi profitto, e la prima lotta del sindacato è proprio questa: difendere la dignità e la sicurezza delle persone.”
Uno dei temi più dibattuti durante l’incontro è stato quello del lavoro precario e del suo impatto sulla sicurezza. “In Italia l’occupazione precaria è aumentata e questo incide direttamente sulla sicurezza”, ha affermato Ronzoni. “Un lavoro precario non è un lavoro sicuro. Un lavoratore senza tutele, con contratti a termine o in somministrazione, spesso si trova costretto ad accettare condizioni rischiose, senza la possibilità di rifiutare o denunciare situazioni pericolose per paura di perdere il posto.”
Il segretario UIL ha poi affrontato un aspetto più ampio del problema: “Il precariato non ti permette di costruire un futuro. Non puoi comprare una casa, un’auto, non puoi fare progetti di vita. I lavoratori precari sono stati trasformati in fantasmi, persone costrette a vivere alla giornata senza alcuna certezza. Noi come UIL vogliamo farli tornare persone, con diritti, sicurezza e dignità. Perché il lavoro non deve essere uno strumento di sfruttamento, ma di crescita e realizzazione.”
Il momento più significativo della giornata è stato il dialogo tra gli studenti e gli ospiti. I ragazzi hanno posto domande sul futuro del lavoro, sulle misure di sicurezza nei diversi settori e sulle responsabilità delle aziende. Un confronto a tutto campo anche per conoscere direttamente il “sindacato delle persone e dei lavoratori del futuro”.