Il terzo anniversario della guerra Russia- Ucraina è anche il ricordo di morte e distruzione nella vita di innocenti bambini. È esausto il cuore dell’umanità che in questa data ricorda le tante vittime, i dolori e il richiamo alla tutela dell’infanzia. “Pace vuol dire fermare la guerra, ma soprattutto l’ingiustizia. Noi bambini sogniamo e vogliamo pace”. E ancora “Siamo qui a manifestare il nostro no alla guerra visto che dopo tre anni dallo scoppio del conflitto in Ucraina non è cambiato nulla. Ma i potenti non capiscono che la guerra non serve a niente? Noi desideriamo che tutti i bambini del mondo debbano correre e giocare liberamente e serenamente. Noi vogliamo gridare basta a tutte le guerre nel mondo”. Sono alcuni messaggi letti dai bambini in occasione della “Marcia per la Pace”, nata nell’ambito del progetto “Ruoti per la pace”, in collaborazione con il Comune di Ruoti, con l’istituto comprensivo “M. Carlucci”, con le classi dei plessi di Baragiano, Balvano, Bella, con la Fondazione 5 P Global e con esponenti religiosi e politici. L’evento ha coinvolto circa 1500 tra persone presenti e altre collegate online.
Illuminante fu l’incontro, a Roma, in udienza, con il Santo Padre e poi in altre occasioni che hanno reso realtà il “Sogno di pace”. È questo il nome del brano composto dagli studenti con la collaborazione degli insegnanti e del dirigente scolastico Rispoli e che è diventato l’inno per pace e la difesa dei diritti umani. Lo spartito è stato benedetto e porta la firma di Papa Francesco che racchiude il desiderio dei bambini di un domani senza conflitti.
Il Sindaco di Ruoti, Franco Gentilesca ha evidenziato quanto “la marcia sia stata l’occasione per rinnovare tutto l’amore e la preghiera per Papa Francesco che vive un momento delicato di salute. Sua Santità non ha fatto mai mancare la sua preghiera per la pace, neanche un giorno ha dimenticato questo grido di speranza. Ruoti vuole essere una luce, una testimonianza di riconoscenza e impegno per chi ha perso prima di tutto la propria dignità e poi la speranza. È nostro dovere non dimenticare chi è stato strappato alla vita”.
Sono stati preziosi gli interventi di Agnese Belardi, Presidente dell’Associazione Salotto Donata Doni di Lagonegro (Basilicata), che ha raccontato la sua esperienza nel sensibilizzare la comunità alla pace e all’inclusione e l’esempio della coperta di lana, simbolo di lotta contro ogni forma di violenza.
Anche l’intervento di Silwia Tubielewicz-Olejnik, Presidente della Fondazione 5P Europa, è stato di grande valore. Ha condiviso l’esperienza straordinaria di “Unbroken”, un’iniziativa che rappresenta un importante valore umanitario di rinascita e speranza.
S.E. Mons. Carbonaro intervenuto al dibattito ha invogliato i bambini a continuare a cantare, a sorridere, a gioire mettendo al centro delle azioni il prossimo, il compagno di banco, prendendoci cura delle anime che incontriamo affinché si possa costruire una pace universale. La pace è possibile e ha invitato tutti a cominciare dai più vicini perché siamo tutti fratelli e sorelle.
Una rete importante come ha ricordato anche il vescovo Ariel Torrado Mosconi dell’Argentina per garantire un sistema di supporto alle cure specifiche dei bambini e delle famiglie.
Commovente gli interventi di ROMCHYK e di suo padre Jaroslaw che hanno ripercorso anche nelle immagini, in una anticipazione, il dolore vissuto dal piccolo vittima di una bomba, salvo grazie al corpo della mamma che l’ha protetto sacrificando la sua vita. Oltre trenta gli interventi ai quali si è sottoposto ed oggi vive senza maschera e non ha abbandonato il suo talento di ballerino raggiungendo risultati straordinari.
La comunicazione ha un valore prezioso nella cura delle parole che sono venute
anche Annamaria Sodano, giornalista e ambassador per la comunicazione 5P Global e Luca Collodi, giornalista e caporedattore Radio Vaticana, che hanno portato un messaggio di fiducia nell’uomo e nella grandezza della vocazione umana necessaria per raggiungere la dignità e il rispetto dei diritti della persona umana.
È stata inoltre ricordata anche l’esperienza che ha vissuto il Comune di Ruoti a Casa Sanremo, vetrina d’eccellenza per la valorizzazione non solo del territorio locale ma anche della Basilicata. Musica, spiritualità e impegno civile sono stati messi in luce dal patron di Casa Sanremo, Enzo Russolillo che ha rivolto il suo plauso alla comunità ruotese e alla lungimiranza del sindaco e della squadra intera per essere testimoni di Pace, interpreti autentici di comunicazione e cultura. Tra gli impegni non è mancato quello di Domenico Giani, presidente della Confederazione Nazionale delle Misericordie come operatore instancabile di connessioni per la rinascita della società e della Persona.
ll Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci è intervenuta ricordando quanto fosse indelebile il suo ricordo dei bambini incontrati a Leopoli, terra provata dal dolore. Il vice ministro ha ripercorso gli orrori della guerra, il diritto negato all’infanzia, all’istruzione, alla cura e all’assistenza e alla vita. Ha infine ricordato che in Ucraina, in questi tre anni, sono proprio i bambini ad aver pagato il prezzo più alto e che il Governo sarà sempre dalla parte di chi vive profonde sofferenze.