95mila lucani in povertà energetica. La Basilicata è la seconda peggior regione d’Italia in questa speciale classifica

La Basilicata è seconda solo alla Calabria per quanto riguarda il numero di famiglie che vivono una condizione di povertà energetica. Al terzo e al quarto posto di questa infelice classifica si trovano rispettivamente Molise e Puglia. È il dato emerso dall’ultimo rapporto elaborato dall’Ufficio Studi della Cgia di Mestre. Un paradosso per quanto riguarda la Basilicata che ospita due dei più grandi giacimenti petroliferi d’Europa – a Viggiano e a Corleto Perticara – e i cui cittadini hanno beneficiato dei vari “bonus” promossi dalla stessa Regione ma “criticati” da alcune associazioni di consumatori.

A livello nazionale sono quasi 2,4 milioni le famiglie italiane in povertà energetica, stiamo parlando di 5,3 milioni di persone che nel 2023 vivevano in abitazioni poco salubri, scarsamente riscaldate d’inverno, poco raffrescate d’estate, con livelli di illuminazione scadenti e con un utilizzo molto contenuto dei principali elettrodomestici bianchi.

Con un tasso di incidenza del 17,8% (il doppio rispetto alla media nazionale) in Basilicata sono 42.620 le famiglie interessate per un totale di 94.274 abitanti. I nuclei familiari più a rischio sono costituiti da un elevato numero di persone, che si trovano in condizioni di disagio economico e le abitazioni in cui vivono sono in cattivo stato di conservazione. Le principali condizioni professionali del capofamiglia che si trova in Povertà Energetica sono, in linea di massima, tre: disoccupato, pensionato solo e in molti casi, sottolinea la CGIA, quando lavora lo fa come autonomo. Va infine sottolineato che i nuclei più a rischio, soprattutto nel Sud, sono quelli che utilizzano il gas quale principale fonte di riscaldamento. Coloro che invece utilizzano altri combustibili (bombole a gas, pellet, gasolio, legna, kerosene, etc.), presentano valori percentuali di rischio più contenuti.

Fonte: Ufficio Stampa Basilicata

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