Grave incendio a Maratea, in fiamme l’area ex Pamafi di Castrocucco. Sospeso traffico ferroviario e problemi all’energia elettrica

Un vasto incendio ha interessato la scorsa notte l’area ex Pamafi di Castrocucco di Maratea. La comunità della frazione della città tirrenica è rimasta sveglia per le alte fiamme e le nubi nere di fumo visibili a chilometri di distanza. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Lauria, Villa d’Agri e Terranova di Pollino.

A causa di quanto accaduto, la circolazione ferroviaria è stata sospesa così come l’energia elettrica. Il sito situato sul territorio di Maratea era stato realizzato negli anni novanta per ospitare un polo florovivaistitico, ma non è mai entrato pienamente in funzione. Già tre anni fa, nel 2022, si verificò un altro incendio.

Su quanto accaduto, è intervenuto il Comitato Iniziativa Cittadina di Castrocucco. “La comunità di Castrocucco è esausta e profondamente preoccupata per la crescente insostenibilità della situazione che sta vivendo. Negli ultimi anni, il nostro territorio è stato martoriato da numerosi eventi disastrosi, senza alcun intervento di ripristino, e oggi siamo costretti a fare i conti con un nuovo, terribile incendio che, nella notte appena trascorsa, ha minacciato vasti territori, investendo l’ex azienda florovivaistica “PA.MA.FI.” e mettendo a rischio molte abitazioni della contrada. Nonostante le numerose segnalazioni degli ultimi anni, la situazione di abbandono e degrado in cui ci troviamo persiste, senza che le autorità competenti abbiano mai fornito risposte concrete. Questo territorio, ormai dimenticato, vive nel caos più totale. Accanto al pericolo imminente degli incendi, dobbiamo fare i conti con il proliferare dei cinghiali, la frana del 30 novembre 2022 e l’alluvione che ha colpito una parte dell’abitato, ma che a distanza di tempo continua a non vedere interventi di messa in sicurezza. Ancora oggi sono visibili cumuli di detriti che rappresentano un pericolo concreto per la nostra sicurezza”.

“Ogni giorno – continuano – siamo costretti ad affrontare rischi crescenti e disagi insostenibili, senza che nessuno si preoccupi veramente delle nostre preoccupazioni. La nostra vita è diventata impossibile, mentre il nostro territorio, che potrebbe diventare una grande opportunità di sviluppo per Maratea, è ormai ridotto a una terra abbandonata e pericolosa, senza alcuna prospettiva di recupero. L’ex azienda, che un tempo offriva opportunità di lavoro e prosperità, oggi è una minaccia concreta per la nostra comunità. Non possiamo più accettare che la nostra dignità venga ignorata e ferita. Siamo stanchi di vivere in uno stato di isolamento, lontani da ogni forma di attenzione e supporto. Chiediamo con urgenza interventi concreti per la messa in sicurezza del nostro territorio e per la protezione delle nostre case. La comunità di Castrocucco non può più aspettare. È il momento di agire!”.

redazione

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