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Rinnovabili, Basilicata sul podio tra le regioni italiane. In 25 anni le emissioni nocive ridotte del 24 per cento

La Basilicata al terzo posto in Italia con il 43,7 % dei consumi coperti con l’energia verde. In 25 anni le emissioni nocive ridotte del 24 per cento

Rinnovabili: se la Valle d’Aosta si conferma la regione dei record con oltre il 96% dei consumi complessivi coperto da rinnovabili, sul podio c’è anche la Basilicata, subito dopo il Trentino-Alto Adige (rispettivamente con il 43,7% ed il 53%).

Il dato emerge dai risultati raccolti da CIRO (Climate Indicators for Italian RegiOns), il primo database italiano dedicato specificatamente al monitoraggio e al confronto delle performance ambientali regionali.

RINNOVABILI, LO STUDIO DI ITALY FOR CLIMATE

Lo studio è stato realizzato da Italy for Climate (centro studi della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile) in collaborazione con ISPRA. Dall’analisi emerge del resto anche che Calabria, Valle d’Aosta e Basilicata sono le regioni che hanno ridotto maggiormente le emissioni a partire dal 1990, tagliando le proprie emissioni di gas serra: – del 27% le prime due e del 24% la Basilicata. Un risultato notevole, soprattutto se si considera che il settore, in generale, a livello nazionale le ha viste persino aumentare.

IL DATO DELLA BASILICATA

Dando uno sguardo al rapporto si scopre che per quanto riguarda le emissioni, in Basilicata «gli assorbimenti naturali in rapporto alla superficie regionale sono più elevati della media nazionale (188 tonnellate di C02 per chilometro quadrato), mentre le emissioni pro-capite legate ai trasporti sono peggiori (1,66 tonnellate C02 per abitante, quinta in classifica)». Per quel che riguarda le rinnovabili «la Basilicata ha installato 125 megawattora di rinnovabili nel 2023». Si tratta, appunto, di «una delle regioni con la più alta quota di consumi energetici da fonti rinnovabili in Italia (la terza, ndr), pari al 43,7%, in calo dopo aver raggiunto il 50% nel 2020. Nel 2024 si sono registrate le prime 2 comunità energetiche della regione». Inoltre la Basilicata conta buoni risultati in termini di emissioni pro-capite degli edifici e in termini di consumi medi delle abitazioni.

Ma il report “Scacco matto alle rinnovabili 2025” di Legambiente (analisi sul target del Decreto Aree Idonee) boccia l’Italia. Secondo il report «si rischia di non rispettare l’obiettivo degli 80.001 MW di nuova potenza da installare entro il 2030».

Fonte: Il Quotidiano del Sud – Basilicata

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