Monte Li Foj e installazione Radar, “un progetto obsoleto che spreca risorse pubbliche”. L’intervento del M5S con la consigliera regionale Araneo

“Esprimo profondo scetticismo riguardo all’occupazione d’urgenza disposta dalla Regione Basilicata per l’installazione di un radar meteorologico sul Monte Li Foj, nel Comune di Picerno. Questa decisione arriva dopo oltre dieci anni dal suo concepimento e solleva interrogativi sulla sua reale necessità, soprattutto se si considerano le moderne tecnologie di monitoraggio satellitare disponibili”. Si apre così l’intervento di Alessia Araneo, consigliera regionale e capogruppo del Movimento Cinque Stelle. 

“Il progetto iniziale – dichiara – prevedeva l’inserimento del radar nella rete nazionale per la misurazione delle piogge e la difesa da alluvioni e frane. Oggi, tuttavia, disponiamo di sistemi satellitari avanzati, come il programma Copernicus dell’Unione Europea, che offrono servizi di monitoraggio ambientale accessibili tramite applicazioni dedicate. Inoltre, la rete Galileo fornisce un servizio di posizionamento indipendente dal GPS americano, rafforzando ulteriormente le nostre capacità di monitoraggio. A preoccupare ulteriormente è il fatto che, come sostengono alcune fonti, la realizzazione dell’opera sarebbe giustificata, ormai, dalla sola necessità di rendicontare un acquisto fatto e mai messo in opera. Questo aspetto è ancora più grave, dal momento che si intenderebbe disboscare e violare un’area verde per impiantare un radar la cui modernità è anche discutibile solo per evitare la constatazione dello sperpero di denaro pubblico. Lo sperpero, tuttavia, è già avvenuto e difficilmente si potrà rimediare utilizzando altri fondi per l’installazione di un radar che potrebbe rivelarsi inutile, se non dannoso. 

“L’Osservatorio Ambiente e Legalità – conclude – ha sollevato preoccupazioni riguardo all’impatto ambientale dell’infrastruttura, sottolineando la sua ubicazione in una zona di particolare pregio (Natura 2000) e sollevando dubbi sull’irregolarità delle procedure di autorizzazione ambientale. Inoltre, viene messa in discussione l’efficacia del radar, dato il contesto tecnologico attuale. Alla luce di questi elementi, ritengo fondamentale valutare attentamente l’effettiva necessità dell’infrastruttura, considerando alternative più moderne e meno impattanti. È essenziale garantire che le risorse pubbliche siano utilizzate in modo efficiente, privilegiando soluzioni tecnologiche e all’avanguardia, che rispettino l’ambiente e rispondano alle reali esigenze della nostra comunità, investendo di più e meglio sulla prevenzione di eventi calamitosi”.

1 comments

  1. Dr. Giuseppe Giannini

    Dilettanti al governo? Principianti? La necessità di rendicontare una spesa inutile e tardiva dimostra il livello della classe dirigente lucana. Nella terra di scontrinopoli i soliti noti gestiscono a conduzione familiare quelli che dovrebbero essere interessi pubblici. Dell’ambiente e della salute (così come del lavoro, delle opportunità e dei servizi) dei cittadini lucani se ne sbattono. Loro stanno lì per fare carriera, servire i colonizzatori di turno e sistemare parenti e amici. Fascistelli da quattro soldi, sovranisti del privilegio, e liberisti trasversali che se la fisiognomica potesse esprimersi ci troveremo dinnanzi a dei mostri.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *