Ladri e sparatoria ad Atena Lucana. Sono tutti e tre in carcere, indagato il Carabiniere che ha sparato

Si trovano tutti e tre rinchiusi nel carcere di Fuorni, a Salerno, i ladri che venerdì 11 aprile, verso le ore 4:30, non si sono fermati all’alt imposto dai Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina all’altezza di Atena Lucana, nei pressi dell’A2 del Mediterraneo. I tre ladri, di nazionalità romena, provenivano dal Potentino. Secondo i primi accertamenti, sarebbero loro gli autori di una serie di furti – di rame in particolare – messi a segno nella Val D’Agri, pare a Viggiano. E a bordo di più mezzi stavano procedendo in direzione Caserta, da dove provenivano da un campo rom della provincia.

I tre, stando alla ricostruzione degli inquirenti, avrebbero tentato di investire i carabinieri. Da lì, in quei momenti concitati, è partito un colpo di pistola che ha ferito uno dei tre, un 42enne. Le sue condizioni sono apparse subito gravi, immediato il trasferimento all’ospedale di Polla in prognosi riservata, dopo meno di due giorni si è ripreso, tanto che il giudice ha disposto per lui il trasferimento in carcere. Dove si trovano anche gli altri due complici, presi dai Carabinieri all’alba nelle vicinanze dell’accaduto. Gli altri due ladri hanno 45 e 29 anni.

Stando inoltre a quanto trapelato, è stata sequestrata la pistola di ordinanza del carabiniere che è anche indagato per eccesso colposo in legittima difesa e lesioni personali. Un atto dovuto, dicono.

Sulla vicenda è intervenuto anche il Ministro della Difesa, Guido Crosetto. “serve una norma che tuteli il personale delle Forze di Polizia dall’automatismo della sottoposizione a procedimento penale in caso di uso legittimo delle armi o della forza, anche perché altrimenti il perdurare di fatti di questo tipo non può che scoraggiare il personale dall’intervenire in maniera efficace nelle situazioni di emergenza”.

Inoltre, i ladri erano a bordo di tre auto. Una prima che è riuscita a fuggire, poi il Mitsubishi risultato rubato e un’altra auto bloccata con a bordo gli altri due ladri, con targa clonata.

L’augurio è che davvero il Carabiniere venga tutelato e addirittura processato, per essere intervenuto nel momento in cui ha rischiato la vita.

Claudio Buono

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