I Giovani Imprenditori di Confesercenti Potenza rifiutano la logica di ricorso si o no all’art. 38 del decreto “Sblocca Italia”. Lo afferma Angelo Tepedino, rappresentante Gruppo Giovani Imprenditori Confesercenti Provincia di Potenza. E’ evidente che – sottolinea Tepedino – questo conflitto non possa essere così bruscamente ridotto ad una schermaglia tra componenti di un partito soprattutto perché attiene all’idea che si ha di Stato ( più o meno centralista). Il tema – a mio avviso – non è tanto il soggetto che debba rilasciare le autorizzazioni per le ricerche e per le coltivazioni petrolifere: per il popolo lucano probabilmente è assolutamente indifferente, ma è innanzitutto la legittimità delle autorizzazioni che sono state rilasciate e si andranno a rilasciare e la loro compatibilità con la salvaguardia della salute delle popolazioni e con l’idea di sviluppo che le popolazioni hanno del proprio territorio. Con questo spirito, come rappresentante del gruppo Giovani Imprenditori Confesercenti provincia di Potenza, intendo sottoporre alcune proposte per l’utilizzo delle risorse economiche che dovessero provenire dallo sfruttamento della risorsa petrolifera:
- Aiuti tramite fondi di rotazione, anche a tasso zero, rivolti a nuovi investimenti, ma soprattutto anche per riequilibrare i propri conti delle aziende;
- Aiuti a chi assume giovani a tempo indeterminato;
- Istituire un tavolo permanente con le grandi aziende petrolifere che lavorano sul territorio, al quale far partecipare le associazioni di categoria degli imprenditori per incentivare la domanda e l’offerta tra le aziende petrolifere e gli imprenditori locali;
- Finanziare la formazione professionale di giovani lavoratori, mirata alle esigenze professionali delle imprese, anche locali, che stanno investendo nell’indotto legato alle estrazioni petrolifere;
- Ampliare l’efficacia del patto di sito, prevedendo l’applicazione e dunque modulando i contenuti rivolti non solo agli operai, ma anche agli imprenditori;
- Incentivare le imprese che vogliono investire nel nostro territorio, non tralasciando il tessuto economico locale;
- Riduzione della Tasi e Tari per le imprese condotte da giovani imprenditori;
- Bloccare le riscossioni coattive nei confronti di quelle imprese che non abbiano potuto far fronte ad onerosi versamenti di tasse e tributi vari.
Sicuramente, l’impiego di nuove risorse nel territorio, farà riprendere il tessuto economico che, nonostante la grave crisi occupazionale, qualche segnale di ottimismo pure manifesta. L’auspicio, dunque, è che tutti i soggetti (imprenditori, popolazioni, forze politiche) abbandonino il tema di hegeliana memoria ( tra la tesi di ricorrere alla Corte costituzionale e l’antitesi di non ricorrere alla Corte costituzionale) per cercare di fare una sintesi credibile sul futuro della Basilicata.
Angelo Tepedino
Rappresentante Gruppo Giovani Imprenditori
Confesercenti provincia di Potenza