La storia di Marina: non può andare in gita perché mancano gli autobus per i disabili

Ricevo e pubblico con piacere la lettera di Marina, giovane lucana, di Pomarico (Mt)

Marina non può andare in gita: in Basilicata non ci sono autobus con pedana per accesso ai disabili

Mi chiamo Marina, vivo a Pomarico e frequento l’ultimo anno di liceo Pedagogico a Matera. A me piacciono tanto le uscite uscite perché si esce un po’ dalla monotonia. Viaggiare con la classe è divertente, si vedono posti nuovi e sicuramente si torna a casa con qualche conoscenza in più. Tutto normale direte voi… certo tutto normale se non fosse per il fatto che io mi trovi su una bella e colorata sedia a rotelle! Forse avete già capito tutto ma io devo continuare,devo far capire bene la mia storia (una delle tante).  VERGOGNOSAMENTE pare che in tutta la Basilicata e anche un po’ oltre non esista un solo autobus di quelli gran turismo con pedana, cioè con accesso ai disabili in carrozzina. Purtroppo da un po’ di tempo a questa parte, sia la mia famiglia che la scuola se ne sono resi conto, visto che tanto si sono prodigati a cercare di trovarne uno tramite Internet o telefonicamente per giorni e giorni interi. Le risposte ovviamente erano tutte negative. Addirittura ci hanno anche comunicato che è inutile cercare perché quel famoso mezzo non esiste. Si è continuato e si continuerà ancora a cercare perché è impossibile che in tutta la nostra regione non debba esserci un mezzo del genere. Diversamente dovrei pensare che la mia colpa è quella di essere su una sedia a rotelle o di essere nata al sud? Oltre al danno anche la beffa?

In questa situazione non molto tempo fa mi ci sono già ritrovata e precisamente alle scuole medie, è stata una tragedia, un trauma che porterò per tutta la vita, ma non voglio ricordare. L’anno scorso invece, dopo tanta fatica sia da parte della scuola che dalla mia famiglia, si riuscì a trovare un autobus per una delle tante uscite. E’ stato trovato in Puglia, però il prezzo del biglietto era più del doppio di quello normale perché veniva da fuori regione. Con tutto ciò, le mie compagne di classe non si sono tirate indietro, hanno comunque acconsentito a questo onero in più purchè io andassi con loro. Ora il caso ha voluto che quell’autobus non circoli più. E’ stato tolto, motivo? Non aveva tante richieste! Una speranza svanita.  Qualche mese fa ho fatto un’altra uscita didattica, ma se ho potuto partecipare devo ringraziare i miei genitori che mi hanno accompagnato dato che il posto da visitare era vicino, e sapevano quanto io ci tenessi. Ce ne sarebbero tante di situazioni imbarazzanti per quanto riguarda le barriere architettoniche, ma adesso mi preme fare questa uscita perché è un mio diritto. Faccio appello alla vostra sensibilità perché è assurdo che in tutta la regione non debba esserci un solo autobus su cui io possa viaggiare e come me anche tanti altri disabili. Ah dimenticavo… io mi sposto per andare a scuola con la Liscio munito di pedana avuto dopo tante richieste e tanta determinazione da parte della mia famiglia e ora mi chiedo: visto che almeno questo c’è perché non usarlo anche per altre esigenze? So che è un pullman di linea e ci sono degli obblighi di percorso da seguire, ma volendo…Sperando che un Dio sulla terra mi aiuti a trovare l’autobus della speranza vi saluto confidando ancora nella vostra intelligenza e sensibilità.

Marina da Pomarico

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