Il 31 marzo nel teatro Stabile di Potenza, per l’ultimo appuntamento con la rassegna teatrale “Quartieri contemporanei”, sarà in scena in prima nazionale “La chiave di Virginia B” di Isabel Russinova, un omaggio al capolavoro erotico dello scrittore giapponese Junichiro Tanizaki: alle ore 19 si volgerà un incontro sull’autore con Isabel Russinova e alle ore 21 si alzerà il sipario, con protagonista la stessa Russinova sul palco del teatro del capoluogo lucano. “Quartieri contemporanei: rassegna tematica tra letteratura e teatro”, con la direzione artistica di Russinova, è stata organizzata da “Ars Millennia production”, associazione culturale “Bravò” e Università degli studi della Basilicata, con il patrocinio della Fondazione Cassa di risparmio di Calabria e di Lucania, della Regione Basilicata e del Comune di Potenza. Alle ore 19, nell’ormai consueto incontro sull’autore, accanto a Russinova interverranno Mario Festa, editore, e Ignazio Majore, direttore della Scuola di Analisi Mentale e psicoterapia, esponente storico della psicoanalisi italiana, saggista e scrittore. Nel testo teatrale l’autrice ambienta la vicenda negli anni ‘50, periodo di grandi cambiamenti etici e sociali nel nostro Paese, in cui l’erotismo e la donna sono emblemi di valenze e condizionamenti che riflettono le ansie, ma anche le speranze di cambiamenti epocali, proprie del dopoguerra. Nella pièce “La chiave di Virginia B”, l’erotismo è l’ideale filo conduttore della vicenda, delineata dal complesso rapporto affettivo dei protagonisti, dove di volta in volta si alterna la volontà dell’uno di prevalere sull’altro, il desiderio inconfessato di tenerezza, contrapposto alla volontà di sopraffazione. In un crescendo di situazioni emotivamente coinvolgenti, il “gioco al massacro” assumerà toni esasperati e paradossali, culminando in un sorprendente finale noir. Nel romanzo del grande autore giapponese, la materia erotica è esposta al lettore con estrema raffinatezza, inserita in un quotidiano che non può prescindere da situazioni e temi espliciti. L’erotismo diventa una sorta di pretesto che porta a un’indagine più profonda.