Il 17 Aprile a Caggiano, Giovanni Caggiano, Sindaco e consigliere nazionale ASMEL, l’Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione degli Enti Locali di 2200 enti locali in tutt’Italia, nonché il Presidente Asmel, Francesco Pinto, presentano le più recenti iniziative contro l’Associazionismo obbligatorio delle funzioni dei Piccoli Comuni. Tali iniziative, promosse da ASMEL, d’intesa con l’ANPCI, l’Associazione dei piccoli Comuni d’Italia, hanno già dato i loro risultati quali il recente rinvio dell’obbligo. “Ma attenzione la proroga del termini dell’associazionismo coatto, – sostiene Giovanni Caggiano – non rappresenta la soluzione del problema per cui è necessario utilizzare il tempo a disposizione per la risoluzione definitiva del problema, modificando in modo serio la normativa rivelatasi fino ad oggi inapplicabile e inadeguata rispetto agli scopi prefissati”. Al riguardo, il Presidente Asmel presenta le motivazioni del ricorso al TAR mirante all’abrogazione dell’art. 14, comma 28, d.l. n. 78 del 2010, la norma che impone l’associazionismo dall’alto e con minaccia di potere sostitutivo. Il ricorso, depositato da ASMEL, in uno con i Comuni Soci, mira a sollevare la questione di illegittimità costituzionale in quanto tale norma è lesiva dei principi costituzionali di autonomia degli Enti Locali e di ragionevolezza delle leggi. La battaglia giudiziaria ha già avuto una pioggia di adesioni in tutt’Italia. All’incontro di Caggiano, dunque, i numerosi partecipanti, ovvero i Sindaci del territorio Campano e Lucano, si incontrano proprio per sostenere la Class Action contro l’associazionismo coatto e valutare ulteriori azioni sia sul fronte politico-istituzionale sia su quello giurisdizionale «giacché – prosegue Giovanni caggiano, la tentazione è più che mai quella di perseguire la ‘soluzione finale’ con la cancellazione a colpi di decreto di migliaia di piccoli comuni in tutta Italia».