Scattano da ottobre gli aumenti di luce e gas. Secondo quanto stabilito dall’Autorità per l’Energia nell’abituale decisione trimestrale, per l’elettricità l’aumento sarà del 3,4%, per il gas del 2,4%. Malgrado questi aumenti, e grazie ai ribassi dei primi nove mesi dell’anno, la famiglia media nel 2015 risparmierà complessivamente 60 euro. La spesa per la «famiglia-tipo» – Per l’elettricità, spiega l’Autorità nella nota, la spesa per la famiglia-tipo nel periodo primo gennaio-31 dicembre 2015 sarà di circa 505 euro, comunque con un calo del -2,2% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente, corrispondente ad un risparmio di oltre 11 euro. Per il gas la spesa della famiglia tipo per lo stesso periodo sarà di circa 1.123 euro, con una riduzione del -4,2%, corrispondente a un risparmio di circa 50 euro rispetto all’anno scorrevole. Il risparmio complessivo nel 2015 per elettricità e gas sarà di oltre 60 euro per famiglia tipo. Due i fattori che pesano sul rialzo dell’elettricità: l’aumento dei costi complessivi per l’approvvigionamento della «materia energia» che risente dei picchi di prezzo registrati sul mercato all’ingrosso nello scorso mese di luglio (+39% rispetto a giugno) a fronte di consumi di elettricità eccezionalmente elevati per il caldo record e l’esigenza di adeguare ancora al rialzo gli oneri di sistema, in particolare per sostenere i costi straordinari connessi alla fine del meccanismo di ritiro dei certificati verdi nel 2016 e i costi per gli incentivi all’efficienza energetica. Aumenti e ribassi – Per il gas si segnala un leggero calo della componente materia prima che riflette le aspettative al ribasso delle quotazioni a termine nei mercati all’ingrosso in Italia e in Europa, rendendo meno evidente quella che sarebbe la normale dinamica dei mercati al rialzo legata all’andamento stagionale dei consumi. Cali che grazie alla riforma gas dell’Autorità, capace di intercettare subito i segnali di prezzo all’ingrosso nei mercati, vengono immediatamente trasferiti ai consumatori finali, con effetti particolarmente significativi alla vigilia dei più alti consumi autunnali. La riduzione della materia prima è più che compensata principalmente dalla crescita dei costi di trasporto e della componente per la gradualità nell’applicazione della riforma gas. I consumatori: «Intervenga l’Autorità per l’energia» – Immediata la reazione delle associazioni dei consumatori. Per il Codacons si tratta di «una pessima notizia»: «Mentre le tariffe energetiche salgono, l’Italia detiene il record europeo per le tasse sull’energia. La pressione fiscale incide infatti sulle bollette per il 37% (luce) e per il 34% (gas)» denuncia il presidente dell’associazione dei consumatori, Carlo Rienzi. Situazione, evidenza Rienzi, «ben diversa in Europa, dove la tassazione media è del 32% sull’elettricità e del 23% sul gas». «Le famiglie italiane, quindi, subiscono non solo una tassazione più alta rispetto alla media europea, ma anche tasse sull’energia in costante crescita» osserva. Per questo, conclude il presidente del Codacons, «chiediamo oggi al Governo e all’Autorità per l’energia un incontro con il Codacons affinché, dopo l’annunciata riduzione delle tasse sulla casa, si introduca nella Legge di stabilità un taglio alla tassazione sulle bollette energetiche.
Fonte: CORRIERE
Bruno Sartori
È curioso come scendano i prezzi delle materie prime e le nostre bollette siano sempre in aumento. Provare a cambiare fornitore (io l’ho fatto qualche tempo fa da eni ad edison) non serve a nulla, se le cose restano quelle che sono a monte.
Cordiali saluti,
Bruno