Ritiro di tutto il latte dalle stalle. Per questo si chiede l’impegno di Ministro e Assessori regionali; Operatività immediata per la moratoria dei debiti degli allevatori; Impegno sulla promozione del latte italiano; Estensione a tutti gli iscritti all’Anagrafe nazionale bovini del premio Pac sui vitelli. Sono le quattro proposte prioritarie del Gie (Gruppo di interesse economico) della Cia sul latte. “Il settore lattiero caseario è in un momento cruciale -afferma Giacomo Sisinni, responsabile nazionale Cia per il latte-. Dopo 30 anni è finito il regime delle quote ed è quindi necessario trovare un nuovo equilibrio. Un provvedimento che riteniamo importante per la tutela del latte italiano e la sua valorizzazione sui mercati esteri è quello di stabilire un tracciabilità obbligatoria che renda evidente l’origine del prodotto”. Nell’ultimo anno si è verificata una vera strage delle stalle con il rischio per l’intero Paese di perdere irrimediabilmente la propria produzione di latte che agli allevatori viene sottopagata, su valori che non consentono neanche di compensare i costi di produzione. Per avere un’idea: un litro di latte è pagato alla stalla circa il 50% del costo della tazzina di caffè servita al bar. Molte stalle -dice Luciano Sileo dell’Ufficio Zootecnico della Cia lucana- sono costrette alla chiusura, con effetti irreversibili sull’occupazione, sull’economia, sull’ambiente e sulla qualità dei prodotti. Gli allevatori sono esasperati, necessitano di misure concrete di sostegno e prezzi delle materie prime equi. In Basilicata il sistema di raccolta del latte alla stalla è particolarmente frammentato, con un’evidente prevalenza di imprese private (529) sulle cooperative (89) che, tuttavia, non è abbinata ad un analogo riscontro nei quantitativi di latte raccolto: le imprese cooperative, infatti, ritirano il 14,5% in più del latte raccolto complessivamente dai privati (688.232 t di latte consegnato alle cooperative rispetto alle 600.984 t di latte consegnato ai privati). Per dare respiro al comparto l’idea di indire una manifestazione nazionale sul tema con Agrinsieme, per la quale si sta già lavorando.