E’ storia di poco più di un mese fa: un computer, con il programma AlphaGo, perfezionato da Google Deepmind, ha battuto Lee Sedol il campione del mondo di “Go”, un gioco da tavola strategico, che può produrre una quantità di mosse molto superiore a quella degli scacchi. L’intelligenza artificiale ha dunque battuto l’uomo, ma la sconfitta del campione del mondo coreano contro un supercomputer non è certo una novità. Nello scorso mese di ottobre, infatti, ad essere battuto da un computer attrezzato con lo stesso programma era stato anche il campione europeo dello stesso gioco, Fan Hui. La sfida con il campione mondiale, Lee Sedol, si pensava potesse essere più difficile, ma il supercomputer ha smentito tutte le previsioni. La sfida si è tenuta in un albergo della capitale sudcoreana, Seul, ed i moltissimi appassionati del gioco hanno potuto seguirla in diretta mondiale su Youtube. Il “Go”, è un gioco millenario, di origine cinese, e si gioca tra due avversari con una griglia che si compone di 19 linee orizzontali ed altrettante verticali, con i due concorrenti che hanno a disposizione pedine bianche e nere da posizionare sulla griglia, alternativamente, con lo scopo di circondare le pedine dell’avversario. La grandezza della griglia rende possibile un numero di combinazioni molto superiore al gioco degli scacchi, e nessuno pensava che si potesse “istruire” talmente bene un computer da poter battere il campione del mondo. La sfida tra il supercomputer e l’uomo ha anche una connotazione benefica, infatti la sfida che si è giocata a Seul è solo la prima di una serie di 5 che verranno disputate ed al termine della quale si stabilirà il vincitore. Nel caso vincesse il supercomputer il milione di dollari, che rappresenta la posta in palio nella sfida, verrebbe dato in beneficienza. Dopo la vittoria dell’intelligenza artificiale nel primo round, ora i pronostici riguardo al risultato finale sembrano variati ed in molti cominciano a pensare che il supercomputer possa aggiudicarsi la sfida con l’uomo. Il primo match è durato circa 3 ore e mezzo, ed al termine il campione del mondo ha dovuto incassare la sconfitta, complimentandosi con i programmatori del supercomputer, ma nello stesso tempo mostrandosi sorpreso del risultato. Secondo le indiscrezioni che sono filtrate, il segreto della vittoria del supercomputer è abbastanza semplice, e risiede nella sua “umanità”, in quanto i programmatori hanno realizzato il programma prendendo come modello le “reti neurali”, che si trovano all’interno del cervello umano. Alpha Go, sfruttando questa caratteristica, è in grado di giocare in modo simile all’uomo, ed inoltre per allenarlo alla sfida ha disputato “milioni di partite” contro sé stesso. La sfida tra uomo e macchina nei giochi ha avuto dei precedenti piuttosto illustri negli anni. Le prime sfide tra computer e uomo all’inizio erano sempre vinte dai campioni, ma nel 1997 la sfida epica tra Garry Kasparov, allora campione del mondo di scacchi si risolse con la vittoria del supercomputer Deep Blue realizzato dalla IBM. L’anno prima Deep Blu si era arreso al campione mondiale, ma con i giusti accorgimenti è riuscito a battere il campione di origine russa. Lo stesso Kasparov si è poi prestato nel 2003 per un’altra sfida contro l’X3D. La gara in questo caso è terminata in parità. Non solo scacchi e go nella cronistoria di sfide epiche. Anche il più famoso poker texano o Texas Hold’Em, gioco di carte molto conosciuto in Italia a cui si può giocare anche online, è stato utilizzato per far esercitare il supercomputer Cepheus. Il risultato? E’ riuscito a battere tutti gli avversari incontrandoli uno contro uno ma cosa ancor più strabiliante è che è l’ha fatto riuscendo ad elaborare una strategia pressoché identica all’uomo. Forse non siamo poi così lontani dall’avere dei computer che ci riusciranno a battere non solo nel gioco ma in tantissimi altri campi.