Si è conclusa lo scorso mercoledì la mostra “Artistes Italiens Contemperains à Paris” allestita presso l’ambasciata italiana in Francia. Per l’esposizione, tenutasi dal 18 al 25 maggio 2016, sono stati selezionati 20 artisti decretati tra i migliori nello scenario italiano dell’arte contemporanea. Tra questi anche Vittorio Vertone, illustre e stimato pittore segnalato dall’importante critico di fama internazionale Leo Strozzeri, che ha rappresentato in maniera eccellente la Basilicata. Quello di Parigi è solo l’ultimo significativo traguardo raggiunto dall’artista lucano che, dopo la presenza nel 2010 alla mostra internazionale tenutasi presso il museo del Louvre all’interno delle sale del Caroussel, è tornato nella capitale francese con un incrementato bagaglio di rilevanti esperienze. Sei anni fatti di tanto lavoro, mostre personali e non, partecipazioni a premi e biennali dall’eco internazionale, nonché l’esperienza del connubio arte pittorica/poesia attraverso la realizzazione e la pubblicazione di “Scirocco”, complessa e ricercata opera creata in collaborazione con il poeta lucano Aniello Ertico ed il video maker Roberto La Cava, senza tralasciare l’importanza della costante presenza artistica negli eventi collaterali a Matera 2019. Fra le tante quella di Parigi si presenta come un’esperienza ad elevatissima visibilità. Infatti, oltre alla solennità data all’evento dalla presenza sabato 21 maggio dell’ambasciatore italiano in Francia, un indiscutibile punto a favore è dato dalla vasta e notevole pubblicizzazione della mostra (che è stata già pubblicata nel numero 513 di maggio 2016 all’interno del mensile culturale “Arte Mondadori “ Cairo editore) che ha portato all’inserimento delle opere e degli autori in essa presentati nel catalogo e6ditoriale Giorgio Mondadori, nel volume dal titolo Artistes Italiens Contemperains à Paris, tradotto in tre lingue ed in collaborazione del curatore d’arte Roberto Giacone. In questo catalogo le opere di Vertone spiccano per l’intensità dei colori e le forme sinuose di una natura tutta lucana che trova un’espressione fresca e incantata nelle pennellate dell’artista che con sensibilità si prestano a dare corpo e voce ad un territorio troppo spesso lasciato ai margini. L’intento dell’autore non è solo quello di creare una connessione spirituale ed emozionale tra chi guarda l’opera e la natura, ma anche di denunciare l’inaridimento dell’animo umano che si muove in linea con la sempre più progressiva distruzione della natura a favore della cementificazione.
Francesca Lorenzino