E’ morto l’ultimo superstite di una delle più grandi tragedie ferroviarie d’Europa, la strage del treno 8017 di Balvano. Raffaele Bellucci, ultimo superstite, è scomparso il 28 ottobre scorso. La notizia è circolata ieri. L’uomo, 89 anni, era di Cava de’ Tirreni. “Raccogliendo l’invito che storici e studiosi, in modo particolare, Patrizia Reso e Franco Bruno Vitolo, hanno espresso – afferma il sindaco Vincenzo Servalli a salernotoday.it– in occasione della prossima ricorrenza della tragedia, sarà posta una targa a memoria delle circa 600 vittime, delle quali trentasei cavesi, presso la stazione ferroviaria di Cava de’ Tirreni”. L’unico in vita alla strage del 3 marzo 1944, quando il treno a vapore Potenza-Napoli si bloccò nella “Galleria delle Armi”, a Balvano, con conseguenze da proporzioni catastrofiche: le esalazioni uccisero oltre seicento persone. Nel 1944 il signor Raffaele aveva diciassette anni, e come tanti altri era in cerca di provviste alimentari, scossi e sofferenti dalla guerra. Scompare così l’ultima pagina di storia in vita della più grave tragedia ferroviaria d’Europa.
Claudio Buono