“Anche in Basilicata le previsioni, effettuate da Federalberghi su scala nazionale per il mese di settembre, inducono a guardare con ottimismo sia pure con indicazioni diversificate a livello provinciale e territoriale”. Lo sostiene Michele Tropiano, presidente Federalberghi-Confcommercio Imprese Italia Potenza aggiungendo che rispetto alla previsione di crescita come media nazionale del 7,2% puntiamo a confermare e in parte migliorare l’andamento di settembre 2016. In Basilicata il mese di settembre – precisa – è da sempre un mese importante per il turismo con oltre 340mila tra presenze (260 mila) ed arrivi (80 mila) ed una quota di poco superiore all’11% di presenze ed arrivi dell’intero anno. L’obiettivo di arrivare a quota 350-360mila ospiti è pertanto alla portata. La situazione di partenza è comunque diversa con la provincia di Matera che a settembre 2016 ha toccato quota 240 mila (tra arrivi e presenze) e Potenza meno di 100 mila (tra arrivi e presenze). Intanto settembre ha in calendario ancora sagre, feste ed eventi di richiamo come la Festa dedicata alla Madonna Nera di Viggiano che – continua – consentirà alle strutture alberghiere e ricettive della Val d’Agri di raggiungere per questo fine settimana il tutto esaurito. E poi è in crescita il numero di quanti colgono i vantaggi: su tutti, la possibilità di godere della bellezza dei posti senza affollamento e senza code e di usufruire di prezzi più competitivi. Il vantaggio è evidente anche per le destinazioni e le comunità locali, che sempre più spesso devono misurarsi con la ricerca di un giusto equilibrio tra tutela dell’ambiente e sviluppo economico, libertà di circolazione dei turisti e benessere dei residenti”. Secondo Federalberghi, “per sfruttare al meglio questo filone occorrono adeguate politiche di destagionalizzazione. Gli alberghi fanno da sempre la propria parte, adottando durante la bassa stagione politiche di prezzi flessibili, ma occorre l’impegno di tutta la filiera (negozi, servizi, trasporti, attrazioni, etc.) affinché le località restino “aperte” più a lungo, offrendo condizioni attrattive, ed il sostegno delle istituzioni, per incentivare il turismo in bassa stagione e per alleviare il peso degli oneri fiscali e contributivi a carico delle imprese”. A livello nazionale nel mese di settembre, le imprese del turismo danno lavoro a circa un milione e centomila lavoratori, che scendono a ottocentotrentamila a novembre. Se si riuscisse a prolungare la stagione di due mesi, si produrrebbe un aumento immediato dell’occupazione, con effetti concreti per più di trecentomila persone, in massima parte di giovane età: quasi il 70% ha meno di quarant’anni e il 44% meno di trenta. Ci auguriamo quindi che la prossima legge di bilancio tenga in adeguata considerazione il grande contributo che il settore turismo può dare al mercato del lavoro”.
[comunicato stampa]