In occasione del 71° Anniversario della approvazione della Convenzione sui diritti dell’infanzia si celebra il 20 novembre la Giornata Mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Il presidente del Comitato Provinciale Unicef di Potenza Mario Coviello, con Anna Maria Giambrocono, ha incontrato per questa importante ricorrenza a Potenza, dalle 14,00 alle 16,30, gli alunni della Scuola Primaria “G. Rodari” dell’Istituto Comprensivo Potenza Settimo, diretto dalla prof. Cinzia Pucci, a Bucaletto. I bambini di tutto il mondo, organizzati dall’UNICEF, oggi “prendono il posto” degli adulti in ruoli chiave del mondo dei media, della politica, delle imprese, dello sport, dello spettacolo e in molti altri contesti di vita per esprimere il loro sostegno verso quei milioni di loro coetanei che non vanno a scuola, sono senza protezione e sradicati dai loro paesi di origine e dalle loro famiglie. Prendono il posto degli adulti per far sentire le loro voci e per raccogliere fondi per problematiche che affliggono i bambini e i ragazzi nel mondo, come le migrazioni, i matrimoni precoci e il non frequentare la scuola. La scuola primaria “G. Rodari”, con il coordinamento dell’insegnante Agnese Covino, ha realizzato una giornata, pensata dagli alunni, per insegnare a docenti, genitori, nonni, come acquisire una serenità che nel mondo degli adulti spesso si perde. Con il laboratorio “la scuola che vorrei” gli alunni delle classi quinta e terza, coordinati dalle insegnanti Adriana e Amelia Marsico e Antonietta Tammone, hanno fatto sentire la loro voce su come vorrebbero la loro scuola. Dopo aver scelto per ciascuna classe due capigruppo hanno ragionato sul tempo pieno, la mensa, l’orario scolastico, i compiti a casa, i voti. Hanno chiesto una scuola più serena, con più uscite sul territorio, più visite a musei, e altre realtà della città. Chiedono alla mattina un intervallo un poco più lungo e più tempo per l’educazione motoria in palestra. Parlando dei loro diritti, che hanno dimostrato di conoscere bene, hanno gridato con forza che al primo posto mettono la pace, la lotta al terrorismo, e subito dopo la difesa della salute, l’istruzione, la famiglia e la lotta all’inquinamento. Gli alunni di quarta e seconda, guidati dalle insegnanti Lina Pica, Rosa Soldo e Maria Pia D’Ottavi hanno raccontato l’esperienza dei laboratori della “pigotta”: come hanno creato con le mamme, i papà, i nonni e la bidella Lucia a scuola le bambole di pezza dell’Unicef. Orgogliosi hanno accompagnato Mario Coviello e Anna Maria Giambrocono nelle aule dove le pigotte sono esposte su cartelloni colorati che raccontano le fasi dei laboratori. Hanno infine dato appuntamento al 10 dicembre quando con una grande festa a scuola adotteranno le pigotte, consapevoli come hanno scritto che “Chi adotta una pigotta salva la vita di un bambino”.
Mario Coviello