La musica senza età. Uscito un nuovo cd dell’artista lucano Nicola Suozzi, in arte “Dirindindin”

Che la musica, così come l’amore non abbiano età non è più un mero luogo comune, o uno slogan, come si direbbe oggi, ma pura, autentica realtà. Infatti, sono tanti gli indicatori quotidiani che certificano la validità di tali asserzioni. Proprio come l’esempio che viene da Ruvo del Monte, dove, da pochi giorni, è uscito, a sorpresa, il nuovo CD di canzoni di Dirindindin, pseudonimo onomatopeico quasi impronunciabile del canta-fisarmonista Nicola Suozzi, classe 1946 (sic!) definito “Dorforiginal” nella Svizzera tedesca degli anni ’70-’80 del secolo scorso, dove costui, all’attività principale di tecnico di impiantistica termica, ha sempre affiancato lo studio e la ricerca della musica folk, diventandone protagonista apprezzato non solo presso le comunità italiane della Confederazione Elvetica, ma anche presso quelle autoctone, come dimostra l’articolo intitolato “Abschied von einem echten Dorforiginal”, apparso sul “Zȕrich Zeitung”, giornale di Zurigo, in occasione della festa di addio dell’artista al momento di fare ritorno in patria, nel 2001. Dirindindin (nome mutuato dal ritornello della canzone “L’uva fogarina”, grande successo del Duo di Piadena, negli anni ‘70 del secolo scorso, nonché colonna sonora di Ennio Morricone per il film “Allosanfan” dei fratelli Taviani ), accompagnandosi con la sua inseparabile fisarmonica, che custodisce come il tesoro dei briganti, negli anni ha coltivato la passione innata per il liscio popolare da protagonista attivo. Ci ha fatto piacere, quindi, ascoltare il suo CD, nuovo di zecca: un vero e proprio inno all’amore, giunto sul nostro tavolo inaspettatamente, in anteprima, per gentile concessione dell’interessato. Il Compact Disk, registrato in proprio e inciso presso un noto studio di registrazione di Filiano, reca il titolo emblematico “Ricordo di un amore” ed offre dieci titoli, per la maggioranza inediti di sua composizione, altri riarrangiati, da “Oh mare” a “Mariaggiuà”, cantati dal Suozzi su base strumentale con la sua voce baritonale, graffiante ma intonata, con tratti indicali assolutamente inconfondibili. Insomma, siamo di fronte ad una vera strenna natalizia che premia l’audacia di un indomabile ultrasettantenne. Pertanto, non possiamo esimerci dal complimentarci con lo stravagante, simpatico artista, già fondatore nel 1972 del complesso musicale “Gli amici 85”con cui conquistò il 2° posto al “Festival di Ariccia”, di Rita Pavone e Teddy  Reno, nel 1973, e subito dopo incise il primo polivinile a 45 giri presso la casa discografica svizzera “Elite Special” con due canzoni: “Con l’amore non si gioca” (lato A) e “Gira il mondo”(lato B). Da ultimo auspichiamo un feedback positivo che lo ripaghi dello sforzo economico, dell’impegno e della grande passione con cui ha portato a termine questa non facile impresa, che si potrebbe definire antiaging, buona da emulare, in questo mondo assordato dal frastuono della musica importata da oltre oceano. Buon ascolto a chi non si farà mancare questa novità musicale!

prof. Domenico Calderone

 

 

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