Una delle proposte, nel piano di dimensionamento realizzato dalla Provincia di Potenza, riguardava l’accorpamento dell’Istituto Comprensivo di San Fele, già sottodimensionato per l’Anno Scolastico 2017-2018 con un organico di fatto pari a 292, con l’Istituto Comprensivo di Bella, con un organico di fatto pari a 409 studenti e con tendenza negativa in quanto potrebbe scendere sotto la soglia dei 400 alunni per l’anno scolastico 2019-2020. La proposta è stata approvata nella piena e completa trasparenza, nella totale lealtà istituzionale e soprattutto nel rispetto tra colleghi sindaci che amministrano due comunità storicamente legate sotto l’aspetto socio-economico e che condividono, da anni, servizi importanti quali Giudice di Pace, Segreteria Comunale e programmi di sviluppo territoriali quali l’Antenna PON. Si tratta di comuni non certo diversi culturalmente e non certo distanti. Appare, quindi, del tutto infondata e pura strumentalizzazione, la considerazione del Consigliere Regionale Aurelio Pace che descrive il Passo delle Crocelle come un “famigerato” tratto di divisione dei due territori. E allora, dimentica, forse, il consigliere Pace, che il suddetto tratto è percorso quotidianamente, di giorno e di notte, dai lavoratori che devono raggiungere l’FCA di Melfi? Forse questi lavoratori contano meno del personale docente e amministrativo che avrebbero corso dei rischi, come lui dice, soprattutto in inverno, nel caso i due Istituti Scolastici di Bella e San Fele fossero stati accorpati? Non si può assolutamente negare che la proposta fosse in piena sintonia con le Linee Guida per il Dimensionamento delle Istituzioni Scolastiche della Regione Basilicata per il Triennio 2018-2020, le quali prevedevano il rafforzamento di alcuni Istituti prossimi alla soglia di 400 studenti, ed è il caso di Bella, con la riaggregazione delle scuole sottodimensionate. Da questa esigenza e da questi stati di fatto, nella razionale lungimiranza, era nata la nostra idea di proporre l’accorpamento degli Istituti Comprensivi di San Fele e di Bella, nonostante la differenza di ambito, rispettivamente ambito 2 e ambito 1. Sarebbe stato un accorpamento opportuno, equilibrato, ragionevole e logico, che avrebbe rafforzato l’Istituto Comprensivo di Bella e avrebbe consentito di mantenere per un tempo forse illimitato una dirigenza ed una autonomia in più che comunque San Fele ha perso. Fin da subito, all’indomani dell’approvazione delle Linee Guida, il 15 settembre 2017, sono intercorsi colloqui con il Sindaco di San Fele il quale non ha mai manifestato alcuna contrarietà all’accorpamento con Bella, affermando, anzi, che non si sarebbe opposto ed esprimendo solo la volontà di conservare l’autonomia del proprio Istituto Comprensivo inserendo nell’organico di fatto, i minori migranti, accolti nel suo territorio, che avrebbero portato l’Istituto di San Fele al di sopra della soglia di 400 studenti cosicché potesse, non essere accorpato, ma accorpare Atella. La disponibilità del sindaco Sperduto ha costituito presupposto essenziale per la presentazione dell’idea ai tavoli provinciali e la Provincia, a sua volta, ha delineato in una proposta ciò che era stato condiviso. Il consigliere Pace ha definito l’accorpamento Bella-San Fele “forzoso”. Non c’era nessuna esigenza di fare forzature. C’è da chiedersi, invece, come mai il Comune di San Fele ha emesso un atto deliberativo solo all’indomani dell’approvazione della proposta da parte della Provincia e non prima come hanno fatto tutte le altre Amministrazioni comunali? Sarebbe stato sufficiente essere più coerenti e onesti nei confronti dell’Amministrazione e della comunità di Bella, nonché nei confronti della comunità di San Fele e della stessa Provincia. Nessuna forzatura, quindi. La proposta è stata discussa e approvata in Provincia solo confidando nella condivisione e nella disponibilità manifestata. Il prosieguo è noto a tutti: San Fele viene accorpato ad Atella e perde la sua autonomia e anche la sua battaglia, Bella, invece, almeno per il prossimo triennio, l’autonomia la conserva.
comunicato stampa
Leonardo Sabato, sindaco di Bella
[foto in pagina che ritrae il Sindaco Leonardo Sabato di proprietà de “Il Bellese”]