Continua senza sosta l’attività dei Carabinieri, tesa al contrasto dei reati predatori. Il territorio del potentino, in particolare nell’area di Tito Scalo, ormai da settimane è sotto “attacco” da una banda di malviventi, che sta seminando il panico tra i residenti (nella foto in pagina i ladri in azione in una abitazione a Tito Scalo). Mentre nei giorni scorsi la continua pressione dei militari dell’Arma ha portato i ladri ad abbandonare auto e un camioncino con la refurtiva, nella tarda serata di ieri, a seguito di una serie di controlli pianificati sul territorio, i Carabinieri -in due diverse occasioni- hanno intercettato due auto con a bordo dieci persone, di nazionalità romena e bulgara. La prima auto è stata fermata nei pressi dello svincolo autostradale del raccordo Sicignano-Potenza a Vietri di Potenza, in contrada San Vito. Un auto in transito che ha destato sospetto e che i Carabinieri hanno controllato. A bordo cinque romeni che non hanno saputo spiegare la loro presenza sul territorio a quell’ora. Tutti e cinque hanno già precedenti specifici per quanto riguarda i furti. Bloccati e controllati, sono stati trasferiti presso la Caserma di Potenza per le formalità di rito e le foto segnaletiche. In contemporanea, i Carabinieri hanno bloccato anche un’altra auto in prossimità della rampa di accesso sul raccordo Sicignano-Potenza, all’altezza dell’uscita di Potenza Ovest (nella foto in pagina). A bordo cinque cittadini di nazionalità bulgara. Anche loro con precedenti specifici, sono stati controllati e poi trasferiti in Caserma per le formalità di rito. Per tutti e dieci verrà richiesta l’emissione del foglio di via obbligatorio, che dovrebbe privare i dieci di raggiungere il territorio lucano per un periodo che verrà poi deciso dal Prefetto. Provengono tutti da due campi nomadi situati nell’hinterland di Napoli. Le indagini dei militari dell’Arma continuano senza sosta, così come continuano i controlli capillari sul territorio per prevenire a questi reati che stanno mettendo a dura prova la tranquillità delle persone.
Claudio Buono