In tanti questa mattina hanno dato l’ultimo saluto a Jimmy Kumar, l’operaio indiano di 24 anni che ha perso la vita lunedì scorso a seguito di un incidente all’interno di un’azienda situata a Bella, nei pressi della frazione di Sant’Antonio Casalini. Nella chiesa della frazione bellese è stato celebrato il rito funebre, con rito religioso tradizionale, visto che Jimmy era cattolico. Nella Chiesa di Sant’Antonio da Padova la celebrazione di don Ovidio, Padre Thomas (che è intervenuto in inglese per la comunità indiana), un parroco indiano, e don Salvatore di Avigliano. Una comunità intere in lutto per la tragica scomparsa del giovane operaio, che è andato a finire con il trattore in una vasca di liquami. Jimmy era arrivato in Italia e si era stabilizzato nella comunità bellese. L’intento e il desiderio erano quelli di un lavoro che potesse garantire il suo sostentamento e quello della sua famiglia che vive in India. Ma la sua vita, i suoi sogni, i suoi desideri, sono stati spezzati da una tragica fatalità. Il Sindaco di Bella, Leonardo Sabato, con una ordinanza firmata ieri, ha proclamato il lutto cittadino in concomitanza della cerimonia funebre, “raccogliendo la spontanea partecipazione e la generosa solidarietà dei cittadini, interpretando il silenzio consapevole e riconoscente degli allevatori, esprimendo cordoglio e vicinanza alla famiglia e alla comunità indiana nel territorio bellese”, d’accordo con tutto il consiglio comunale. A salutare Jimmy anche “Civico 28”, con la consigliera Luciana Roscigno. Il gruppo nei giorni scorsi si è reso protagonista della raccolta fondi. Su quanto accaduto continuano le indagini della Procura di Potenza, che l’altro giorno ha disposto la liberazione della salma per i funerali di stamattina e per il rientro della salma verso l’India, partita verso Roma poco dopo le 11. Arriverà in India grazie al contributo della comunità bellese.
Claudio Buono