Basilicata, misterioso avvistamento nei cieli del potentino

Un oggetto molto luminoso, di forma circolare e di colore verde, ha attraversato i cieli lucani. L’oggetto è stato visto da alcuni automobilisti che transitavano sulla A 2 del Mediterraneo vicino a Lauria. Secondo alcune testimonianze, l’avvistamento si sarebbe verificato mercoledì 11 settembre tra le 19. 20 e le 19.30. L’oggetto sarebbe stato visto, stesso giorno e stessa ora, anche in altre parti dell’Italia meridionale. «Ero in autostrada, tra gli svincoli di Lauria nord e Lauria sud, verso Galdo. All’improvviso ho visto comparire distintamente, all’ orizzonte, per alcuni secondi, quell’ oggetto. Aveva una forma a goccia, il nucleo era verde e irradiava luce». A raccontare la vicenda è uno degli automobilisti che dieci giorni fa percorreva l’autostrada A2 e ha visto tutta la scena in diretta dell’oggetto misterioso nel cielo di Lauria. «Non si spostava zigzagando – continua il testimone -ma con un movimento rettilineo. Direzione sud, sud-ovest. Ad un certo punto è come se si fosse disintegrato in più parti, anch’esse luminose, ed infine è scomparso». Il cronista conferma perché lui stesso è stato spettatore dell’avvenimento che a prima vista sembra inspiegabile. Gli avvistamenti – intorno alle 19.30 – sono tutti descritti come una sorta di palla che ha attraversato il cielo a grande velocità, lasciando dietro di sé una scia luminosa di colore verde. Potrebbe essersi trattato di un «bolide», vale a dire un frammento di roccia staccatosi da una cometa o un piccolo asteroide che, passando in prossimità della terra, viene attratto dal campo gravitazionale del nostro pianeta. Entrando nell’atmosfera però si incendia a causa dell’attrito e si disintegra man mano che precipita verso il basso. Dopo l’avvistamento, alcuni testimoni, anche per avere delucidazioni, si sono rivolti al Centro ufologico nazionale. «Dalle descrizioni potrebbe essersi trattato effettivamente di un meteorite ma l’ipotesi di un oggetto volante non è da scartare», ha spiegato Giovanni Nicoletti, responsabile per la Basilicata del Centro ufologico nazionale che, nel frattempo, ha avviato alcuni approfondimenti. Tra i più famosi precedenti di meteoriti si ricorda il “superbolide di Lugo” che all’1.33 del 19 gennaio 1993 (gennaio è un mese particolarmente favorevole per questi fenomeni) si sbriciolò sopra la Romagna. Quel meteoroide aveva da cinque a dieci metri di diametro. Si accese a 95 chilometri d’ altezza, arrivò a 30 chilometri dal suolo e a diecimila gradi. Si trovò polvere a terra. Un bolide venne identificato anni fa anche sopra Fregene. Il passaggio di bolidi nei cieli italiani non è stato rarissimo neppure l’anno scorso. Nel corso dell’estate, ad esempio, è stato intercettato un bolide il 18 agosto, sopra il mare Adriatico, e un altro l’8 settembre, nei cieli dell’Italia nord-orientale. Si distruggono tutti per disintegrazione. (foto generica tratta dal web)

Fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

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