Si è conclusa ieri, 11 ottobre, una settimana di proiezioni per i ragazzi del “Bella Basilicata Film Festival”, giunto alla quindicesima edizione. Da giovedì 5 ottobre, circa mille alunni alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado di Bella, Baragiano, Balvano, Ruoti e Tito, accompagnati dai loro docenti, hanno affollato la Sala Periz a Bella per vedere i film di Folco Quilici “Dagli Appenini alle Ande”, “Fratello mare”, “Ti-koio e il suo pescecane”, “Oceano”. Con Davide Di Vito, in qualità di presidente del Comitato Unicef di Potenza, ho presentato i film e li ho discussi al termine della proiezione: Il Festival mi ha dato la possibilità di celebrare il trentesimo anniversario della firma della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza con la visione di corti sui bambini e i ragazzi che vivono in situazioni di emergenza. Per loro ho chiesto agli spettatori cibo, medicinali, materiale didattico con l’acquisto di gadget Unicef e in molti hanno risposto generosamente. Da molti anni il Bella Basilicata Film Festival con il suo ideatore Vito Leone crede che la magia del cinema in sala abbia la forza di educare i giovani al bello e al giusto. Quest’anno i film di Quilici hanno permesso alle giovani generazioni di scoprire il fascino incontaminato (i film sono stati girati negli anni cinquanta del secolo scorso) delle isole della Polinesia. Quilici è il cineasta italiano che ha maggiormente contribuito alla conoscenza e alla comprensione di altre culture nel nostro paese. Attraverso cinquant’anni di inesausta attività ha esplorato con la cinepresa tutti i cinque continenti del nostro pianeta e anche il sesto l’oceano. In questi mesi che hanno visto i giovani in tutto il mondo seguire l’esempio della giovane Greta Thumberg, i film di Folco Quilici e le proposte di Scuola Amica Unicef possono educare alla difesa dell’ambiente. Durante queste mattinate i ragazzi hanno potuto conoscere l’orchestra Cateura del Paraguay che si esibisce in tutto il mondo con strumenti musicali riciclati da una grande discarica. Questa orchestra l’Unicef ha portato al Festival di Sanremo tre anni fa. I giovani spettatori si sono emozionati alle storie di tanti bambini e ragazzi che le guerre hanno ferito e mutilato ma non vinto e che con l’istruzione vogliono cambiare il loro destino. La Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e l’adolescenza che in queste mattinate abbiamo presentato è un testo giuridico di eccezionale importanza poiché riconosce, in forma coerente, tutti i bambini e tutte le bambine del mondo come titolari di diritti civili, sociali, politici, culturai ed economici. La Convenzione afferma che tutti i bambini e gli adolescenti hanno diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo, alla non discriminazione, all’ascolto. Ognuno di noi è chiamato a fare la sua parte. I giovani sono la speranza e il futuro e hanno diritto di vivere in un mondo pulito.
Mario Coviello