Grande attesa a Picerno per il Carnevale che con il Progetto “Miti e Riti Lucani” vedrà per il terzo anno consecutivo la partecipazione delle scuole, dei genitori e delle associazioni. L’iniziativa è promossa dall’ Istituto Comprensivo di Picerno in partenariato con il Comune che sosterrà e patrocinerà gli eventi in programma. Il progetto è volto a recuperare la memoria del Carnevale picernese, evento rituale di tipo agrario che affonda le radici nella cultura popolare contadina. «“Miti e Riti Lucani” è un’occasione di recupero della tradizione e dei riti legati al Carnevale oltreché di promozione del nostro territorio», ha spiegato il sindaco Giovanni Lettieri. «È stato un crescendo di partecipazione in questi anni che ha coinvolto i ragazzi, gli insegnanti con il supporto dei genitori estendendosi alle associazioni. Quest’anno si sono aggiunte le associazioni sportive di danza che cureranno alcune coreografie. Come Amministrazione abbiamo il dovere di sostenere iniziative che provengono dal basso e che sposano la nostra strategia di sviluppo». A Picerno il calendario è denso di eventi che culmineranno nella sfilata del 21 febbraio. Sono previsti nelle scuole laboratori di sartoria artigianale dove si fondono elementi della tradizione e dell’innovazione. Ci saranno rappresentanze di Paesi dove il Carnevale ha origini etniche. Il tema è legato alla natura che si esplica attraverso i mesi e le stagioni. Sarà indetto il concorso “Una maschera per Picerno”.
«Il progetto “Miti e Riti Lucani” è un pretesto attorno al quale la scuola – ha sottolineato Vincenzo Vasti, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Picerno – intende ricostruire gli elementi utili a valorizzare il senso dell’aggregazione. Mi ha affascinato l’aspetto laico, il fatto cioè di utilizzare -continua Vasti- una manifestazione che avesse la stessa eco del Natale senza essere una manifestazione religiosa. Fondamentale è l’aiuto dei genitori e dei nonni che hanno tagliato e cucito costumi meravigliosi. È un modo per raggiungere clubs, associazioni, gruppi spontanei e tentare di costruire un dialogo che si è sfaldato nel tempo». «La scuola si apre al territorio e lavora attraverso una didattica concreta per condividerne le problematiche e consentire una crescita consapevole dell’alunno». Sono queste le parole del professore Gerardo Viggiano, docente di arte e immagine nelle scuole secondarie di primo grado di Picerno e di Vietri di Potenza che ha avviato e coordinato la ricerca storica sul Carnevale, espressione dell’intero corpo docente. «Si sta lavorando per tirare fuori un evento rituale di memoria attraverso un’occasione di aggregazione e di crescita», conclude Viggiano.