L’Italia diventa “zona rossa”. Il coronavirus fa paura: il Governo applica su tutto il territorio nazionale misure restrittive

“I numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante delle persone in terapia intensiva e purtroppo delle persone decedute. Le nostre abitudini vanno cambiate ora: dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia. Lo dobbiamo fare subito e ci riusciremo solo se tutti collaboreremo e ci adatteremo a queste norme più stringenti”. Lo ha detto pochi istanti fa il premier Giuseppe Conte a Palazzo Chigi, durante una conferenza stampa. Il presidente del Consiglio dei Ministri ha annunciato, inoltre, che sta per “firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare con l’espressione “io resto a casa”. Ci sarà l’Italia come zona protetta. Inoltre, non c’è ragione per cui proseguano le manifestazioni sportive, abbiamo adottato un intervento anche su questo”. Le misure adottate per la Lombardia e per la “zona rossa”, quindi, si allargano a tutto il territorio nazionale. Tra le decisioni, quella dei divieti estesi a tutta Italia spostamenti solo per lavoro. “Scuole e università chiuse fino al 3 aprile”, ha annunciato Conte. “Saranno da evitare su tutto il territorio nazionale gli spostamenti, a meno che non siano dovuti a specifiche esigenze di lavoro, di salute e particolari necessità. Divieto degli assembramenti all’aperto e a locali aperto al pubblico”. Da quanto si è potuto apprendere, le misure che riguarderanno tutto l’intero territorio nazionale sono quelle riportate all’articolo 1 del DPCM dell’8 marzo 2020. Si attende la firma del decreto da parte del presidente Giuseppe Conte per darne notizia e dettagli.

I NUMERI – Ad oggi, in Italia i malati per coronavirus sono 7.985. L’incremento rispetto alla giornata di ieri è di 1.598 persone. Lo ha reso noto nel tardo pomeriggio il commissario Angelo Borrelli nella conferenza stampa quotidiana alla Protezione Civile. Le persone guarite sono 724, 102 in più di ieri. Sono 463, 97 in più di ieri, i morti legati al coronavirus in Italia. 

Claudio Buono

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *