Emergenza Covid-19 in Basilicata, altro che “tutt’apposto”. Il viceministro Sileri: “Pochi tamponi, aumentare dpi per operatori”

Altro che “tutt’apposto”, come qualcuno vorrebbe far credere attraverso varie note stampa e interventi pubblici. All’indomani della visita in Basilicata di Pierpaolo Sileri, viceministro alla Salute -almeno stando alle sue dichiarazioni ufficiali – non sarebbe proprio così. Dalle comunicazioni istituzionali, forse, troppo “ottimismo” dopo la visita del viceministro, almeno come si capisce leggendole. Ma la verità è un’altra, ed è questa. “In Basilicata, ho incontrato il Presidente Vito Bardi e il Prefetto Annunziato Vardè. Insieme abbiamo poi visitato l’ospedale San Carlo Potenza e i percorsi per i cittadini affetti da Covid19. È stato per me un onore poter ringraziare di persona i medici e gli infermieri per il prezioso lavoro che hanno svolto e che continuano a svolgere con passione e dedizione. La Regione si è organizzata con un’attività territoriale fatta di squadre di sanitari che visitano i pazienti e li aiutano a fare diagnosi. Proprio per gli operatori medico sanitari, per tutti i soggetti esposti e per i cittadini stessi è necessario aumentare il numero dei Dispositivi di Protezione Individuale. È necessario altresì un numero sempre più elevato di tamponi per avere una fotografia chiara della situazione al fine di tutelare gli operatori della sanità e la cittadinanza tutta”. 

Non ve lo dice chi vi scrive, ma lo dice il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri. Lo ha scritto sulla sua Pagina ufficiale Facebook. Altro che “tutt’appost”. 

Claudio Buono

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