Emergenza Covid-19, il sindaco di Bella chiede chiarimenti urgenti a Bardi sul taglio boschivo per autoconsumo familiare

Il sindaco di Bella, Leonardo Sabato, ha preso carta e penna ed ha scritto al presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, per chiedere alcuni chiarimenti circa l’ultimo decreto che parla anche di selvicoltura e delle attività forestali. Alcuni passaggi non chiari ai cittadini, non solo bellesi, ma di buona parte del territorio lucano. Tante le segnalazioni che giungono ai Comuni per capire se davvero è possibile spostarsi sul territorio comunale per effettuare il taglio boschivo per autoconsumo familiare. Di seguito la lettera integrale.

PREMESSO che giungono numerose sollecitazioni da parte di cittadini privati proprietari di boschi per potersi spostare all’interno del proprio Comune al fine di svolgere le attività di taglio boschivo per autoconsumo familiare secondo la normativa regionale vigente; TENUTO CONTO che nel nostro territorio sono numerose le famiglie che necessitano della legna da ardere quale combustibile solido per il riscaldamento delle proprie abitazioni; ATTESO che in attuazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 marzo 2020, “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale, “lo svolgimento dell’attività di tagli boschivi per autoconsumo è consentito solo in presenza di assoluto stato di necessità e quando queste non prevedano spostamenti significativi dalla propria residenza e comunque entro il territorio comunale”; VISTO il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 10 aprile 2020 che ha inserito la selvicoltura e le attività forestali (codice ATECO 02) tra le attività produttive essenziali e che il settore forestale ha ripreso le proprie attività interrotte in precedenza per contrastare la diffusione del virus COVID-19; CONSIDERATO che per quanto riguarda i tagli boschivi per autoconsumo la normativa non ha subito modifiche in quanto gli stessi non possono essere ricondotti ad attività produttiva e pertanto, considerate le limitazioni agli spostamenti confermate dal D.P.C.M. 10 aprile 2020, i tagli boschivi per autoconsumo sono consentiti solo in presenza di una effettiva situazione di necessità, limitando gli spostamenti dalla propria residenza e comunque entro il territorio comunale; VISTE le ordinanze n° 18 del 15 aprile 2020 e n° 19 del 17 aprile 2020 del Presidente della Giunta Regionale con le quali è stato previsto, tra l’altro, lo spostamento sia nell’ambito del territorio comunale che in Comune limitrofo, per provvedere alla conduzione di fondi rustici di proprietà, piccoli poderi, orti e vigneti, ecc..; CONSIDERATO che nelle predette ordinanze non si fa esplicito riferimento alla possibilità di consentire, così come per l’agricoltura amatoriale, gli spostamenti anche ai proprietari e ai possessori di boschi che svolgono le attività selvicolturali per autoconsumo all’interno del proprio comune o verso altri comuni; ATTESO che le attività di taglio boschivo per autoconsumo familiare possono equipararsi, in termini di necessità ed urgenza, a quelle di “conduzione di fondi rustici di proprietà, piccoli poderi, orti e vigneti per i trattamenti fitosaniari, l’attività florovivaistica non professionale, la riproduzione vegetale e la coltivazione di colture agricole anche non permanenti ad uso familiare, nonché per la gestione e la cura degli animali”; ATTESO che il taglio boschivo per autoconsumo è da intendersi sia come servizio essenziale per i nuclei familiari che usano la legna da ardere come fonte di calore e sia come coltivazione forestale necessaria per la gestione, la protezione e la cura del bosco; RITENUTO necessario chiarire i dubbi interpretativi di tale norma al fine di mettere in condizione gli enti locali, le forze dell’ordine, i tecnici e gli stessi cittadini interessati, di uniformarsi ad un’unica norma interpretativa; CHIEDE agli organi in indirizzo, di emanare, con assoluta urgenza, un chiarimento interpretativo su quanto sopra esposto al fine di evitare inutili frizioni sociali tra i cittadini da noi amministrati in un momento già particolarmente drammatico e nello stesso tempo di consentire ai tecnici del settore e alle forze dell’ordine di poter espletare al meglio il proprio compito. Si resta in attesa di un riscontro.

Il sindaco, Leonardo Sabato

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