Basilicata, “Un tablet in ogni barca”. Al via il progetto di digitalizzazione per la pesca

La tecnologia a supporto della pesca. Consegnati a due rappresentanti dei pescatori dell’arco jonico e tirrenico 14 tablet finalizzati a creare un network digitale per valorizzare il capitale umano del settore in termini di conoscenze, informazioni, competenze tecniche e professionali, in linea con quanto previsto dalla misura 1.29 del PO FEAMP Basilicata 2014-2020 (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca). L’iniziativa che, rientra nell’ambito del progetto “Promozione del capitale umano nel settore della pesca e dell’acquacoltura”, si è svolta presso il Dipartimento Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata, alla presenza dell’assessore Francesco Fanelli, dell’Autorità di gestione del FEAMP, Donato Del Corso e della responsabile di misura, Marina Padula.

In collaborazione con il Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia (Crea), i supporti informatici sono stati predisposti per veicolare contenuti dedicati e per consentire ai pescatori di essere parte attiva nel flusso di comunicazione. A loro viene richiesta, infatti, la compilazione on line del “Quaderno di mare”, un questionario destinato a raccogliere informazioni che, opportunamente elaborate, daranno vita a una banca dati su un settore finora poco conosciuto dal punto di vista socio-economico, consentendo di monitorare i dati del pescato, la stagionalità delle catture, le aree di pesca, le azioni di tutela ambientale, le attività di diversificazione. I pescatori potranno anche condividere foto e brevi video per raccontare attraverso le immagini il “loro” mare, il lavoro in barca, gli avvistamenti di cetacei, la bellezza degli scorci marini, ecc..  Il Crea, attraverso incontri informativi organizzati via web, guiderà i pescatori nella fase di avvio delle attività e curerà, sul portale regionale del Feamp, la pubblicazione di report statistici di riepilogo per rendere noti i risultati del questionario. Al fine di ottenere un settore competitivo e rispettoso dell’ambiente occorre favorire, infatti, come emerso da un’indagine qualitativa del Crea realizzata nel 2019, processi in-formativi, scambi di esperienze tra gli addetti, nonché tra addetti e organismi scientifici, per cui incentivare l’uso del tablet a tale scopo potrebbe rappresentare una “buona pratica” per la piccola pesca costiera lucana.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *